PROSPEKTIV Passione ed entusiasmo per l'azienda

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PASSIONE ED
ENTUSIASMO
Le esperienze acquisite dai soci e dai consulenti di Prospektiv, anche all’interno di prestigiose multinazionali, verranno messe a disposizione del cliente tenendo conto delle esigenze specifiche e con costi competitivi.
CONSULENZA FINANZIARIA
Aiutiamo le aziende per l'accesso al credito bancario.
  • Analisi della Centrale Rischi  Banca d’Italia.
  • Analisi economico finanziaria  dell’Azienda.
  • Analisi e monitoraggio delle linee di credito.
  • Consulenza Creditizia per il  miglioramento dei parametri aziendali.
  • Tesoreria e pianificazione  finanziaria ed economica.
  • Elaborazione Business Plan e Report Creditizio.
CONTABILITA’ GENERALE
Supporto per sostituzione temporanea di personale
  • “Temporary management / sharing management”.
  • disponibilità parziale in azienda di figure con professionalità elevate.
  • Attività di ricostruzione dati, riconciliazioni contabili e supporto per situazioni di “crisi”.
  • Tenuta della contabilità per piccole e medie aziende.
CONTROLLO DI GESTIONE
  Analisi dei processi
  • Predisposizione manuali e piani dei conti, supporto nella definizione di procedure amministrative.
  • Assistenza in caso di migrazione a nuovi sistemi informativi.
  • Implementazione, aggiornamento periodico,  manutenzione di sistemi di  reporting.
  • Implementazione, analisi e sviluppo della contabilità di magazzino.
  • ​Analisi della redditività di impresa, divisione, commessa.
AREA LEGALE
Supporto per la gestione del contenzioso legale
  • Contrattualistica
  • Gestione e recupero del credito, anche attraverso le Pubbliche Amministrazioni.
  • Attività di liquidatore delle procedure concorsuali.
  • Concordati stragiudiziali, transazioni.
  • Analisi del rischio e valutazione del portafoglio di contratti aziendali.
COMMUNITY
16/10/2024

Per capire se la vostra azienda sta producendo cassa oppure ne brucia ci sono delle semplici regole.
 
Talmente semplici che sono spesso sono difficile da far digerire al nostro imprenditore che non capisce i dati del suo bilancio, probabilmente non li vuole capire.
 
Ma torniamo sul nostro bilancio o meglio sui quei dati finanziari che dal nostro rendiconto economico non emergono così facilmente sempre con l’obiettivo di fare capire che il nostro utile di esercizio non può essere paragonato al nostro saldo dei c/c bancari.
 
Prima regola, se pago prima i fornitori rispetto all’incasso dei clienti il business va finanziato, quindi attenzione a regalare condizioni favorevoli ai nostri fornitori per poi rincorrere i clienti per gli incassi.
 
Seconda regola, dobbiamo fare attenzione a quando facciamo gli investimenti, se già il nostro business non produce liquidità andremo in sofferenza quando faremo degli acquisti pluriennali. Quindi per acquisti a breve termine useremo le normali linee di credito, per gli altri dobbiamo accedere ad un finanziamento a medio/lungo.
 
La gestione finanziaria della azienda spesso non viene facilmente desunta dalla lettura del nostro conto economico; quindi, ci dobbiamo spostare sullo stato patrimoniale e attenzionare il rapporto crediti verso clienti e debiti verso fornitori, l’indebitamento della società, il nostro caro magazzino.
 
Terza regola monitoraggio dai crediti verso clienti e della voce magazzino, su questa seconda voce dobbiamo aprire un discorso a parte, un poco creativo, lo faremo in seguito.
 
I crediti a breve dovrebbero essere in grado di coprire i debiti a breve, il magazzino dovrebbe essere raffrontato al volume di fatturato e agli acquisti effettuati. Ci sono poi le svalutazioni sia dei crediti che del magazzino, ovvero riportare ad un valore reale le due voci, spesso ce ne dimentichiamo. In linea di massima i crediti andrebbero valorizzati al presunto valore di realizzo ed il magazzino almeno al valore di mercato.
 
Ovviamente una voce importante è il nostro Patrimonio Netto, se chiediamo un aiuto al sistema bancario dobbiamo essere noi i primi ad effettuare dei sacrifici, aziende con il minimo versamento nel capiate sociale saranno sempre poco considerate dai vari istituti di credito.
 
09/10/2024

“La mia società ha prodotto un utile di 50.000 euro ma il mio c/c non è cresciuto in ugual misura, perche?”.
 
Spesso sento da imprenditori sconsolati questo genere di affermazione.
 
Il bilancio, ovvero la differenza tra i ricavi e costi dell’esercizio, genera un utile o una perdita del periodo.
 
Ma nel nostro conto economico confluiscono dei movimenti non monetari, ovvero che non generano e/o consumano liquidità.
 
Gli esempi più semplici sono gli ammortamenti e gli accantonamenti di fine esercizio.
 
Economicamente si registra il costo della quota dell’ammortamento ma finanziariamente il bene è già stato pagato .
 
Finanziariamente ci sono dei movimenti che generano delle uscite di cassa ma non dei costi; l’esempio tipico è il pagamento delle rate del mutuo/finanziamenti, composti da una quota capitale (che non grava sul conto economico) e una quota interessi (che genera costi finanziari).
 
Prima di affrontare tematiche un poco più complesse quali PFN = Posizione Finanziaria Netta o rendiconto finanziario, è necessario sapere che per una corretta gestione della cassa bisogna pagare debiti a breve con incassi a breve termine e investimenti medio/lunghi con finanziamenti di durata medio/lunga. Ancora più semplicemente una buona base per non bruciare cassa è quella di incassare dai clienti prima di pagare i fornitori, spesso accade il contrario, in questo caso il vostro business ha bisogno di finanziamenti per generare vendite ( lo vedremo in seguito ).
 
Settimana  prossima spendiamo altre considerazioni sul tema bilancio economico e bilancio finanziario.
02/10/2024

Uno degli errori più comuni è quello di confondere l’attività economica con quella finanziaria.
 
Vi stupirà ma il bilancio che viene prodotto dai vostri sistemi deve essere FACILMENTE letto dal punto di vista economico, quindi con la determinazione dell’utile o perdita del periodo; dal punto di vista fiscale, quindi si devono reperire FACILMENTE le informazioni che consentono le riprese fiscali per la determinazione delle tasse da pagare; e finanziario e quindi si devono FACILMENTE reperire quelle informazioni che consentono all’imprenditore, quindi ai soci, di capire se l’azienda ha prodotto o bruciato cassa.
 
Abbiamo scritto 3 volte FACILMENTE perché non sempre, spesso, capita esattamente il contrario , a volte si creano e si moltiplicano i conti di contabilità che rendono difficile la lettura del bilancio stesso in un modo, figuriamoci in tre.
 
Per esperienza personale predico che da bilanci semplici possono nascere analisi anche complesse, da bilanci complessi è difficile capire se l’azienda va bene o ha necessità di una raddrizzata.
 
Quindi prima regola del nostro piano dei conti è la SEMPLICITA’.
 
Seconda regola è quella di capire sin da subito che l’attività economica dell’azienda è DIVERSA da quella finanziaria.
 
Tutti desideriamo aziende in utili e con florida cassa, ma possiamo avere aziende in utile con sofferenze di cassa, aziende in perdita con cassa positiva ( raramente ) aziende in perdita con disastrosa gestione della cassa.
 
Vedremo quali conti possono trarre inganno e quindi non farci valutare correttamente la nostra gestione della cassa.
Temporary manager

Temporary Manager = figura di alto profilo in grado di gestire le fasi strategiche di un processo aziendale, e’ una soluzione moderna ed efficace in cui la gestione di un’impresa o di un progetto specifico. Solitamente il temparary manager rappresenta una soluzione intermedia, tra un consulente e un dirigente tradizionale, di cui l’impresa può servizi per migliorare le proprie performance.
L’impiego del  temporary management solitamente avviene in momenti essenziali e nelle fasi strategiche dello sviluppo aziendale, sia negative come nel caso di riduzioni di personale o riassestamento economico, che positive come nel caso di una crescita delle vendite o di sviluppo di nuovi business.
Il temporary manager non è però da confondere con un dirigente a tempo determinato.
L’attività del primo è infatti finalizzata a realizzare un progetto di cambiamento aziendale , il dirigente con contratto a tempo determinato invece si concentra sulla continuità aziendale.
Il temporary manager è un ex-dirigente o top manager, che ha scelto di mettere a disposizione le proprie competenze per la realizzazione di progetti sfidanti. E’ una risorsa in grado di adattarsi rapidamente a nuove organizzazioni aziendali, e soprattutto ha avuto la capacità di costruire una rete di rapporti umani in grado di fornire indicazioni su nuovi progetti aziendali.
Atri requisiti fondamentali sono la leadership in grado di coinvolgere la proprietà e il personale aziendale nella nuova visione aziendale che il cambiamento rende indispensabili.

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