Community - PROSPEKTIV Passione ed entusiasmo per l'azienda

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Siamo attivi sui principali social e di seguito riportiamo i nostri interventi.
APRILE  2024

CRITERI PER LA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO CONSIDERAZIONE DI CARATTERE GENERALE
 
Gli strumenti del controllo devono garantire:
 
- di operare in modo omogeneo.
- attraverso valori monetari.
- monitorare gli obiettivi aziendali.
- verificare i risultati raggiunti.
- monitorare eventuali scostamenti tra obiettivi e risultati.
- supportare le decisioni aziendali non imporle.
 
 
L’INTRODUZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO IN AZIENDA DEVE ESSERE PIANIFICATA E GESTITA CON MOLTA ATTENZIONE.
Le scelte che vengono fatte in sede di impostazione determinano molte caratteristiche del sistema e ne influenzano l’efficacia, eventuali errori di impostazione diventano di difficile correzione.
 
Fasi da percorrere per l’introduzione di un sistema di controllo:
 
- ANALISI DELL’IMPRESA.
- DEFINIZIONE DEI CENTRI DI RESPONSABILITA’ ECONOMICA.
- DEFINIZIONE DEGLI OGGETTI DI OSSERVAZIONE.
- ANALISI DELLA STRUTTURA TECNICA CONTABILE.
- CENTRI DI COSTO.
- ANALISI DELL’IMPRESA
 
L’analisi dell’azienda rappresenta la fase nel corso della quale vengono definite le cosiddette «specifiche» del sistema di controllo, il sistema stesso deve essere calato nella realtà dell’impresa e rifletterne le caratteristiche strutturali e gli obiettivi di fondo.
 
- Ambiente Generale.
- Settore di appartenenza.
- Posizione dell’impresa nel settore ed il rapporto con la concorrenza.

Aprile  25/2024
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L’INTRODUZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE RICHIEDE SFORZI ED IMPEGNI PER AVVIARE UN PROCESSO DI CRESCITA CULTURALE DI TUTTE LE PERSONE.

- L’INTRODUZIONE DEVE ESSERE GRADUALE.
- IL SISTEMA DEVE CRESCERE ASSIEME ALLE RISORSE AZIENDALI.
- IL LIVELLO DI SOFISTICAZIONE E COMPLESSITA’ DEVE CRESCERE NEL TEMPO.
L’approccio suggerito è quello di considerare l’implementazione di un sistema di controllo di gestione non come un evento ma come un «processo continuo», un processo che ha un inizio ma che accompagna l’azienda in tutta la sua vita, che cresce e si modifica assieme ad essa. Il sistema di controllo costituisce un supporto fondamentale ma non può essere sostitutivo delle azioni direzionali.
Il controllo di gestione:
- E’ un elemento di gestione.
- Si basa su una visione razionale dei fenomeni economici
- Consente di anticipare i problemi orientando le decisioni aziendali.
Il grado di complessità del sistema di controllo non dipende solamente dalle dimensioni dell’impresa:
- La complessita’ strutturale dell’azienda in termini di gamma di prodotti, tecnologie, mercati, servizi, canali distributivi, modalità di produzione e dall’organigramma aziendale.
- Il controllo di gestione non è solamente un fatto contabile bensi un processo direzionale cioè una parte rilevante dell’attivita’ di chi governa l’azienda.
- Il cdg necessita’ di adeguati strumenti contabili, e di un sistema informativo per il controllo economico e finanziario di gestione.
Aprile  17/2024
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CRITERI PER LA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO.
l’introduzione di un sistema di controllo di gestione è fondamentale quando si decide di cambiare le modalità operative e gestionali dell’azienda.​
Non è limitato ai soli aspetti tecnico-contabili ma incide anche sul organizzazione e sulle risorse dell’azienda.​
Nella fase iniziale non bisogna puntare ad un sistema di controllo sofisticato e tecnicamente complicato​.
Il sistema di controllo di gestione è uno dei tanti meccanismi operativi dell’azienda.​
il sistema di controllo di gestione si deve adeguare alla realtà aziendale e cercare di fare procedure che si calano nel contesto aziendale.​
Il sistema di controllo di gestione è un importante elemento che si deve inserire armoniosamente nel insieme dei meccanismi operativi dell’azienda e comunicare con le diverse «anime» aziendali.

IL SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE HA UNA CRITICITA’ DIVERSA
A SECONDA DELLE DIVERSE TIPOLOGIA DI AZIENDA.

Una società di consulenza è più orientata a fornire un servizio legato al costo del personale, diretto, e ai costi di formazione dello stesso personale, costo indiretto, il CdG deve quindi essere in grado di monitorare costantemente l’evoluzione di questi costi.​
Nelle imprese industriali l’attenzione si deve spostare sui costi della produzione, mentre il costo del lavoro ne costituisce solo una parte.​
Il CdG è incisivo se in grado di prevedere l’evoluzione della gestione, il controllo dell’ambiente esterno, la posizione di mercato dell’azienda.

Aprile  10/2024
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MARZO  2024

- IL CONTROLLO DI GESTIONE COME SISTEMA.
 
LA CONTABILITA’ GESTIONALE.
 
Si basa principalmente su:
 
-   Definizione ed analisi del Budget aziendale.
 
-   Prendere decisioni strategiche/di programma.
 
-   Valutare il contributo apportato dalle singole aree, prodotti, centri operativi, attività al profitto aziendale.
 
-   E’ rivolta quasi esclusivamente all’interno dell’azienda, e non si basa (in parte) su criteri civilistici e fiscali.
 
Può essere uno strumento per:
 
-   Controllo dei costi al fine di intraprendere azione di riduzione degli stessi.
 
-   Verifica dell’efficienza aziendale.
 
-   Programmazione dell’attività aziendale.
 
-   Controllo dello svolgimento dell’attività aziendale.
 
-   Informativo.
 
-   Controllare l’andamento della gestione.
 
-   E’ una contabilità interna.
 
-   Ha periodicità infrannuale.
 
-   E’ di supporto alla contabilità generale.
 
-   Analizza le singole operazioni aziendali.
 
-   Rileva i ricavi e i costi secondo un criterio di destinazione (centri di costo).
 
-   Non ha vincoli civilistici.
 
 
-   BUDGET
 
Il budget, solitamente annuale per l’azienda, periodico per le commesse, traduce le decisioni prese dalla direzione aziendale in effetti quantitative e monetarie.
 
-   COSTI STANDARD
 
I costi standard sono dei valori obiettivo nell’analisi degli scostamenti, sono lo strumento contabile del bilancio utilizzati principalmente per valorizzare i prodotti, le giacenze ed il costo del personale.
Marzo 27/2024
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 - IL CONTROLLO DI GESTIONE COME SISTEMA.
LA CONTABILITA’ GENERALE.
HA LO SCOPO DI RILEVARE IL REDDITO DELL’AZIENDA E DI MISURARE LA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA DELL’AZIENDA.
E’l’elemento principale per la predisposizione del bilancio d’esercizio, in base a norme civilistiche e fiscali, e consente al soggetto che governa l’impresa di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Con il bilancio d’esercizio costituisce il principale strumento di informazione per tutti coloro che hanno interessi diretti o indiretti nell’azienda.
La contabilità generale è soggetta a norme civilistiche e fiscali ben precise.
LA CONTABILITA’ GENERALE non esaurisce la necessità di informazioni aziendali e è insufficiente ai fini del controllo di gestione.
Si riferisce ad una situazione globale/generale dell’impresa , mentre il controllo di gestione necessità di informazioni dettagliate.
Non consente di determinare i risultati delle singole strutture aziendali ne delle specifiche aree di interessi (prodotto, clienti, aree di mercato, commesse).
RIGUARDA LA GESTIONE PASSATA.
LA CONTABILITA’ GESTIONALE.
Viene anche chiamata contabilità dei costi perché si basa essenzialmente sul andamento dei costi.
Si basa sul analisi dei ricavi e dei costi appartenenti ad un singolo centro di costo o ad un progetto/commessa per poi arrivare alla definizione del reporting.
Viene anche chiamata contabilità dei costi perché si basa essenzialmente sul andamento dei costi.
Si basa sul analisi dei ricavi e dei costi appartenenti ad un singolo centro di costo o ad un progetto/commessa per poi arrivare alla definizione del reporting.
Marzo 20/2024
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-   STRUMENTI TECNICO CONTABILI DEL SISTEMA DI CONTROLLO
 
Gli strumenti tecnico contabili rappresentano uno degli aspetti fondamentali del controllo di gestione.
 
Il sistema del controllo di gestione si serve di un sistema informativo, ovvero dell’insieme delle informazioni, di elaborazione dei dati, grazia al quale si possono esaminare i fenomeni che riguardano l’azienda in modo da fornire informazioni antecedenti, concomitanti o susseguenti per la risoluzione dei problemi organizzativi e gestionali.
 
Il sistema informativo deve essere supportato adeguatamente da un sistema informatico adeguato e che recepisca tutte le recenti innovazioni.
 
Il sistema informatico deve consentire una riduzione dell’attività manuale di caricamento dei dati. Consentire l’acquisizione dei dati dai data base esterni (Fatture elettroniche, estratti conti, procedure interne, gestione del personale, magazzino).
 
Il sistema informativo deve essere in grado di fornire dei report modulari che forniscono un quadro d’insieme e che se necessario consentano di entrare nel dettaglio.
 
Il sistema fondamentale dal quale si attingono direttamente ed indirettamente informazioni per il controllo di gestione è il sistema della contabilità generale.
 
Ma di questo ne parleremo nei prossimi appuntamenti.

Marzo 14/2024
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Oggi affrontiamo più nel dettaglio la struttura organizzativa del controllo di gestione:

LA STRUTTURA DEL SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE DEVE ESSERE ORGANIZZATA IN CENTRI DI RESPONSABILITA’.
 
Si tratta di una responsabilità economica delle persone, di solito attribuita ai vari responsabili di area.
 
Il sistema di controllo può contribuire a modificare la struttura organizzativa stessa dell’azienda in quanto ne influenza ed indirizza il comportamento delle persone.
Ai vari responsabili di settore vengono affidati in gestione dei «Centri di costo» e quindi ne diventano «centri di responsabilità economica»
 
Il modo con il quale definiti i centri di responsabilità, le modalità con cui vengono svolte le sessioni di budget, il livello di delega di decisione e di responsabilità sono tutti aspetti che possono contribuire a determinare un «CLIMA» aziendale piuttosto che un antro.
E’importante generare e diffondere la percezione e la consapevolezza della validità del controllo di gestione a tutti i livelli organizzativi, per coinvolgere tutte le risorse dell’azienda.
 
L’EFFICACIA di un sistema di controllo di gestione dipende moltissimo dal livello di coinvolgimento delle persone che operano in azienda ai vari livelli, sia nella fase di Budget e quindi nel individuazione e fissazione degli obiettivi che nella fase di verifica del loro conseguimento.

Marzo 06/2024
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FEBBRAIO  2024

IL CONTROLLO DI GESTIONE COME SISTEMA.

Il controllo di gestione può essere visto come un sistema diviso principalmente in tre sezioni.
-  UNA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

-  UNA STRUTTUTA TECNICO-CONTABILE
-  UN PROCESSO, CIOE’ UN INSIEME DI ATTIVITA’ TRA LORO CORRELATE.

Questi tre elementi si influenzano tra loro reciprocamente.
-  STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La struttura organizzativa del controllo di gestione riguarda la distribuzione delle responsabilità economiche all’interno dell’azienda, alla suddivisione dell’azienda in centri di responsabilità economiche, individuati in base al tipo di attività e di responsabilità delegata dalla direzione.

-  STRUTTURA TECNICO CONTABILE
E’ l’insieme degli STRUMENTI tecnico-contabili che consentono di esprimere in termini monetari sia gli obiettivi (BUDGET) sia i consuntivi, questo insieme di strumento è chiamato contabilità gestionale, in grado di supportare la Direzione Generale nella gestione attraverso la messa a disposizione di un ampia gamma di informazioni.

-  STRUTTURA TECNICO CONTABILE
La Contabilità Gestionale si avvale di una serie di strumenti contabili, informativi ed informatici ( Contabilità Analitica, Contabilità dei Centri di Costo, Il Budget, Il Forecast, un piano a medio lungo termine).
L’elemento unificante di tali strumenti è costituito dal REPORTING, ovvero dall’insieme dei documenti periodici che devono essere prodotti per soddisfare le esigenze del controllo di gestione.

Febbraio 28/2024
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Le due principali funzioni del sistema di controllo di gestione sono:
-   FUNZIONE INFORMATIVA
-   FUNZIONE DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO

FUNZIONE INFORMATIVA.
- Implica di dover attivare un sistema di rilevazione quantitative, sia monetarie che non monetarie, al fine di misurare gli obiettivi ed i risultati in corso di formazione.
- Delineare all’inizio del processo di budget la situazione di partenza al fine di avere una base per la scelta delle alternative.
- Valutare ANTICIPATAMENTE la convenienza delle decisioni prese.
- Verificare ed analizzare gli eventuali scostamenti tra gli obiettivi.

FUNZIONE DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO.
- La compatibilità e la coerenza tra gli obiettivi e le azioni messe in atto per il loro conseguimento.
- Il mantenimento dell’equilibrio tra risorse disponibili e risorse necessarie , avviando in anticipo tu
tte le azioni necessarie per evitare il verificarsi di squilibri finanziari.
- Coordinamento dei ri
tmi e dei tempi delle attività programmate a budget.

Ci sono poi le FUNZIONI SECONDARIE.
- La funzione motivazionale ovvero alla responsabilizzazione in termini di obiettivi da raggiungere delle persone che operano in azienda.
- La funzione formativa ovvero l’analisi degli scostamenti tra obiettivi e risultati raggiunti, attraverso l’analisi degli errori compiuti ed il mancato raggiungimento di alcuni risultati, attraverso questa approfondita analisi si potrà non commetterli in futuro.

Febbraio 21/2024
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QUALI SONO I REQUISITI DEL SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE.

 
-        Legato alla realtà aziendale. Ogni azienda è una realtà a se, bisogna quindi attuare una «personalizzazione» del controllo di gestione in base alle proprie specifiche caratteristiche, esigenze ed esperienze.
 
-        Mettere a fuoco fattori chiave da cui dipende il successo dell’azienda ovvero il raggiungimento degli obiettivi che essa si pone.
 
-        Deve riguardare l’intera azienda e cioè tutti i settori sia produttivi che di staff e tutte le persone e tutte le persone che hanno ruoli di responsabilità.
 
-        Deve riflettere l’organizzazione aziendale, cioé rapportato all’organizzazione dell’azienda e quindi al proprio organigramma, deve essere flessibile e quindi revisionato ogni qual volta ci siano modifiche all’interno dell’organizzazione aziendale.
 
La prossima settimana parleremo di:
 
- FUNZIONE INFORMATIVA
 
- FUNZIONE DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO
 
Del controllo di gestione.
 
Febbraio 14/2024
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Il controllo di gestione è l’insieme di PROCEDURE, NORME e STRUMENTI DI SUPPORTO alla direzione ed al coordinamento della gestione delle risorse al fine di conseguire i risultati dell’impresa in modo EFFICIENTE ed EFFICACE  attraverso l’influenza ed il controllo sul comportamento delle persone
 
  • ASPETTI ORGANIZZATIVI
 
  • ASPETTI COMPORTAMENTALI
 
  • ASPETTI TECNICO CONTABILI
 
Il controllo di gestione è un’attività con la quale coloro che hanno la responsabilità dell’azienda verificano che la gestione aziendale si stia svolgendo in modo tale da permettere il raggiungimento degli obiettivi stabiliti
 
  • GESTIONE DELLA PIANIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEL SUCCESSIVO CONTROLLO DEI RISULTATI.
 
 
Il controllo di gestione è un’attività con la quale coloro che hanno la responsabilità dell’azienda verificano che la gestione aziendale si stia svolgendo in modo tale da permettere il raggiungimento degli obiettivi stabiliti
 
  • GESTIONE DELLA PIANIFICAZIONE DEGLI OBBIETTIVI E DEL SUCCESSIVO CONTROLLO DEI RISULTATI.
 
Tra sette giorni affronteremo i requisiti che si dovranno adottare per un efficiente Controllo di gestione.

Febbraio 07/2024
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GENNAIO  2024
Da oggi affrontiamo l’aspetto organizzativo del Controllo di gestione.
IL CONTROLLO DI GESTIONE E’ UNO STRUMENTO INDISPENSABILE PER AFFRONTARE PERIODI DI CRISI.
ü Progettazione ed implementazione di un sistema di Controllo di Gestione.
ü Tecniche di analisi del Controllo di Gestione
ü Analisi di Bilancio per il Controllo di Gestione.
Prima di definire il Controllo di Gestione è necessario partire dalla definizione di ATTIVITA’ di gestione d’impresa.
ATTIVITA’ DI GESTIONE DELL’IMPRESA

  • DECIDERE
FAR SEGUIRE ALLE DECISIONI UNA SERIE DI AZIONI COERENTI DALLE QUALI DIPENDONO I RISULTATI DELL’AZIENZA STESSA.
Chi ricopre ruoli direzionali all’interno dell’azienda deve
  • DECIDERE ED AGIRE
Ma anche
  • FAR AGIRE
Deve fare in modo che i propri dipendenti agiscano in conseguenza alle direttive date.
Segue poi una quarta fase, non meno importante,
  • IL CONTROLLO A POSTERIORI DELL’EFFICACIA DELLE AZIONI A FRONTE DI OBIETTIVI STABILITI.
Il Controllo di gestione e l’attività di direzione è efficace tanto più è efficace la previsione degli eventi futuri che possono influire i risultati dell’azienda, in modo da poterli CONTROLLARE, INFLUENZARE.

Gennaio 31/2024
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Una voce importante del nostro bilancio e quindi delle nostre previsioni è il magazzino.
Alcuni spunti di riflessione:

  • L’andamento delle scorte di magazzino è un investimento importante.
  • Dobbiamo essere in grado di pianificare i livelli di magazzino adeguati a minimizzare il nostro investimento.
  • Deve essere rilevato l’indice di rotazione del magazzino (ovvero quanti giorni occorrono dall’acquisizione dei materiali o dalla realizzazione del prodotto fino alla sua uscita dall’azienda) e quali sono i livelli di giacenza ottimale per soddisfare le richieste di mercato.
  • Ogni differente ciclo di produzione genera magazzino. Se il ciclo di produzione è breve e basato sull’ordine del cliente probabilmente il magazzino delle materie prime o dei semilavorati dovrà essere sufficiente a garantire la produzione
  • Se la nostra pianificazione dei ricavi è fatta con cura ed è attendibile sarà possibile razionalizzare la produzione e gli approvvigionamenti di conseguenza
  • Il magazzino, oltre ad occupare spazi e quindi costi di struttura, tende ad invecchiare velocemente.
  • Ogni differente ciclo di produzione genera magazzino. Se il ciclo di produzione è breve e basato sull’ordine del cliente probabilmente il magazzino delle materie prime o dei semilavorati dovrà essere sufficiente a garantire la produzione
  • Se la nostra pianificazione dei ricavi è fatta con cura ed è attendibile sarà possibile razionalizzare la produzione e gli approvvigionamenti di conseguenza
  • Il magazzino, oltre ad occupare spazi e quindi costi di struttura, tende ad invecchiare velocemente.

Gennaio 25/2024
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Riprendiamo il nostro cammino nel mondo del controllo di gestione e lo facciamo affrontando due temi che spesso cadono nel dimenticatoio: gli oneri finanziari e la previsione fiscale
 
Gli oneri finanziari
 
-        Una volta determinato il conto economico e il conseguente piano finanziario, dobbiamo stabilire l’ammontare degli oneri finanziari generati dall’impiego di capitali di terzi, solitamente prestati dagli istituti finanziari.
 
-        Il nostro piano finanziario dovrebbe fornirci il fabbisogno mensile e sulla base di quello possiamo calcolare gli oneri finanziari. É sempre utile verificare le aspettative sui tassi di interesse previste per l’anno da centri studi, banche centrali, governo...
 
-        Questo ci permetterà di non avere sorprese
 
La previsione fiscale:
 
-        Il risultato che andremo a determinare dopo aver dedotto gli oneri finanziari, sarà soggetto a tassazione
 
-        Dato che il calcolo delle imposte italiane è molto complicato e non sempre sul risultato (ad esempio l’IRAP) dovremo creare un modellino di calcolo che consideri tutti i fattori che determinano l’imposta. A questo scopo è fondamentale analizzare e comprendere il calcolo che ci fornisce ogni anno il fiscalista.
 
La prossima settimana affrontiamo l’ultimo degli argomenti che mancano nell’analisi dei nostri costi per la formulazione del budget. Un argomento che merita la giusta attenzione : il magazzino.

Gennaio 17/2024
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Ripropongo il post dello scorso anno…perché siamo esattamente allo stesso punto di 365 giorni fa…..
È appena finito dicembre, il mese nel quale bisogna modificare il corso della storia ed in alcuni casi provocando danni come ho descritto in un precedente post.
Ecco a voi gennaio.
Il mese nel quale si programmano i botti per tutto l'anno.
Faremo....Vedrete che risultati! ....Cresceremo a doppia cifra......
Ecco se è capitato anche voi di sentire o peggio di dire queste frasi benvenuti nel club.
Per prima cosa sarebbe utile capire se i roboanti risultati sperati si otterranno senza fare alcun investimento  e quindi  se la struttura della vostra azienda non sarà ampliata, se il ricorso a manager che potrebbero darvi una mano sarà accantonato, se la vostra raccolta di informazione sul mondo che vi circonda sarà effettuata tramite la lettura di rivista di gossip , nessuna o poche informazioni sull’andamento del mercato di riferimento , della situazione geo-politica, della situazione economica in generale, magari vi interessate ma ne siete poco coinvolti.

Se pensate di ottenere risultati migliori, magari sensibilmente migliori rispetto l’anno precedente senza fare investimenti soprattutto in risorse la strada del successo sarà particolarmente difficile e soprattutto già tra marzo e aprile vi troverete a ri-pianificare il vostro budget.

Ogni volta che mi trovo a discutere di nuovi budget la parola che utilizzo sempre, in ogni contesto economico, in ogni situazione di mercato è la prudenza… meglio stare cauti al inizio e riformulare i budget perché le vendite sono effettivamente aumentate che portare la depressione perché i risultati attesi non si sono realizzati.

A dire il vero se credete che il 2024 sia incredibilmente migliore del 2023 la gran parte del lavoro dovrebbe essere già stata fatta nel anno precedente. Così giusto per mettere in chiaro la situazione e posizionarvi meglio rispetto alla realtà.

Gennaio 10/2024
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DICEMBRE  2023

Prosegue il nostro viaggio per la definizione dei costi aziendali.
I costi di struttura:
- Sono rappresentati dagli affitti del capannone o degli uffici e solitamente abbastanza semplici da calcolare. Sono su base contrattuale e l’unica variabile è solitamente rappresentata dall’adeguamento del prezzo su base indici inflazione ISTAT
- Le spese condominiali invece possono essere variabili, quando ad esempio includono le spese di riscaldamento e condizionamento. Queste ultime possono variare notevolmente in funzione dell’andamento stagionale delle temperature. Un inverno molto rigido o un’estate molto calda possono avere impatti notevoli sulle nostre previsioni finanziarie
Gli ammortamenti
- Se i beni e i macchinari sono di proprietà e non in affitto o a noleggio, dobbiamo tenerne conto anche nel nostro budget.
-  La particolarità degli ammortamenti è che non rappresentano un esborso finanziario ma semplicemente il costo di competenza dell’esercizio dovuto all’utilizzo dello stesso
-  Vanno quindi considerati tra i nostri costi, ma non nel piano finanziario, in quanto l’esborso è avvenuto al momento dell’acquisizione del bene
Gli altri costi sono quelli più facilmente governabili, come ad esempio l’attività promozionale, la pubblicità, le sponsorizzazioni, le consulenze (legali, fiscali, informatiche...), le spese bancarie.
Dicembre 20/2023
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Prosegue l’analisi dei costi del personale.
 
FERIE
 
·       Ogni mese, sempre a seconda del contratto di appartenenza si matura il diritto ad usufruire di un numero di giorni/ore di ferie.
 
·       Questo costo deve essere calcolato man mano che matura e accantonato.
 
·       L’utilizzo delle ferie invece genera una riduzione di questo fondo e quindi un minor costo.
 
·       È verosimile che nel mese di agosto e durante le vacanze di Natale l’utilizzo del fondo ferie faccia diminuire il costo del lavoro. Allo stesso modo, non lavorando, non si genereranno ricavi o avranno un importo ridotto.
 
·       Dato che le ferie vengono maturate e accantonate in un fondo e quando utilizzate lo riducono, è molto importante valutare e pianificare il loro utilizzo.
 
·       Se non vengono utilizzate totalmente ci ritroveremo ad avere un costo aggiuntivo nel nostro conto economico.
 
·       Alcune aziende regolano l’orario di lavoro durante l’anno e le ferie anche in funzione dell’andamento stagionale della produzione e degli ordinativi.
 
In questo modo andiamo ad allineare per competenza mensile ricavi e costi
 
Attenzione:
 
·       Questo ha impatto sul conto economico mensile, ma non sull’esborso finanziario. Gli stipendi infatti vengono pagati per lo stesso importo.
 
Dovremo però, quando calcoleremo gli esborsi per il nostro piano finanziario considerare questi elementi:
 
·       a Luglio e a Dicembre avremo un esborso doppio per quattordicesima e tredicesima.
 
·       Se un dipendente lascia l’azienda dovremo corrispondere, oltre a tredicesima e quattordicesima anche il TFR.
Dicembre 12/2023
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Introduciamo nel nostro viaggio nel controllo di gestione il concetto di costi operativi.
 
Il costo del personale:
 
-  Questo costo, soprattutto nelle aziende di servizi, rappresenta quello più importante e meno flessibile all’interno del conto economico
 
-  È verosimile trovare in un azienda una percentuale di circa l’80% di contratti a tempo indeterminato e il 20% di contratti a tempo determinato e temporaneo.
 
-  Solitamente il costo della flessibilità è più alto del costo del lavoro fisso. Viene infatti dato un premio al fattore flessibilità, in particolare nei contratti di lavoro temporaneo.
 
Come ci si comporta per la mensilizzazione costo del lavoro:
 
-  Retribuzione lorda annua /12
 
-  Dobbiamo fare attenzione ad includere tutti i ratei (es. tredicesima e quattordicesima) accantonadoli per competenza. Infatti ogni mese si matura un dodicesimo di tredicesima e un dodicesimo di quattordicesima.
 
-        Contributi Inail e INPS.
 
-        TFR , si tratta di un importo pari alla retribuzione annua lorda/13,5 e possiamo calendarizzarla sulla base della mensilizzazione della retribuzione.


Dicembre 6/2023
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NOVEMBRE  2023

Il nostro budget deve contenere una previsione dei flussi di cassa. Sarà necessario valutare in funzione del nostro budget di vendita l’andamento del nostro fatturato (inteso come momento di emissione del documento contabile).
Calendarizzare gli incassi delle fatture sulla base dei termini di pagamento concordati e inserire dei correttivi in funzione del ritardo medio che solitamente rileviamo.
Una volta determinati quali saranno gli incassi, procediamo con una previsione dei pagamenti a tutti i “fornitori” dell’azienda.
 
Per “fornitori” in questo caso intendiamo:
 
-        I lavoratori dipendenti
-        I fornitori di materie prime e semilavorati
-        I fornitori di servizi
-        Il locatore degli immobili o dei macchinari
-        .....
     
Determiniamo in questo modo un calendario di tutti quelle che sono le uscite di cassa e dal confronto con le entrate l’entità del fabbisogno finanziario e il suo calendario.
 
Sulla base di questo potremo valutare se l’entità del capitale a disposizione dell’azienda è sufficiente a far fronte al fabbisogno di cassa o se dobbiamo ricorrere al finanziamento di terzi, soci o banche.
 
Per questo motivo un buon piano finanziario e più in generale un business plan sono utili e ormai indispensabili per richiedere un finanziamento
 
Non è sufficiente, soprattutto in questo momento di difficoltà economica generale, basarsi sul solo bilancio d’esercizio, perchè non è uno strumento aggiornato e affidabile per avere una proiezione della realtà.

Novembre 29/2023
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Torniamo a parlare di controllo di gestione.
 
Non solo la marginalità è importante, ma anche l’incasso dei nostri ricavi.
 
-  L’ottimo è avere solo prodotti ad alta marginalità e clienti che pagano puntualmente
 
-  Occorre coinvolgere e incentivare l’area commerciale nel raggiungimento degli obiettivi di marginalità e di DSO.    
 
-  I DSO o giorni medi di incasso sono gli indicatori che utilizziamo per analizzare la qualità di un ricavo.
 
-  Dall’analisi storica del fatturato abbiamo evidenziato i termini di pagamento contrattuali e quelli di effettivo incasso. Dalla somma di tutti questi dati possiamo vedere quanti sono i giorni medi di dilazione che concediamo ai clienti
 
-  In tempi come questi dove gli istituti di credito non concedono finanziamenti alle aziende, una buona gestione dei crediti e dei debiti a breve, oltre che a medio e lungo, consente di ridurre il capitale necessario al funzionamento dell’azienda e di conseguenza ridurre gli oneri finanziari.
 
-   Lo strumento di pagamento è importante. Una RID, o una RIBA sono molto più efficaci di un bonifico bancario nel garantire una data certa dell’incasso.
 
Torneremo e parleremo di Cash-Flow.

Novembre 22/2023
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Ma com’è possibile condurre un’azienda e non sapere oggi come chiude il 2023?
Non è che il tempo rimasto di quest’anno possa fare miracoli.
Vedo imprenditori in affanno perché hanno difficoltà a chiudere il bilancino al 30/09 e chi lo ha chiuso non si è ripreso ancora dallo shock del risultato che stranamente non è in linea con le attese.
Settembre ed ottobre è il mese per definire il bilancino al 30/09 elaborare una pre-chiusura e formalizzare il budget del 2024.
Lo dico perché poi ci si lamenta del consulente che non ha elaborato un bilancio in linea con le aspettative come se fosse il primo responsabile dei dati deludenti.
Il bilancio al 30/09 serve per la verifica del margine e delle spese generale, con l’andamento dei primi 9 mesi si aggiungendo le previsioni dell’ultimo trimestre ( oramai note ) e si ottiene un dato di chiusura attendibile .
Con questi dati si inizia a ragionare sul nuovo anno.
Se il flusso di queste informazioni tarda  o si prendono delle ipotesi ancora troppo ipotetiche ed ottimistiche ci troviamo con un bilancio 2023 di difficile sistemazione.

Attenzione al tempo, attenzione ai dati, attenzione a tenere sotto controllo l’andamento dell’azienda.

Novembre 15/2023
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Proviamo a definire il "costo del venduto".

  • Una volta determinato il budget delle vendite dobbiamo procedere con l’analisi dei costi direttamente imputabili ai prodotti
  • É importante definire, nel modo più preciso possibile il costo e di conseguenza il primo margine di contribuzione
  • Il costo è determinato dalle materie prime che impieghiamo per costruire il prodotto, le ore di lavoro, il costo orario del macchinario utilizzato e del personale addetto.
    
Questo breve elenco è un esempio, solo il controller che conosce il ciclo produttivo in esame sa individuare tutti quei fattori da misurare per ottenere il costo del venduto.

  • Da un calcolo accurato possiamo comprendere la marginalità dei prodotti, individuare quelli che producono maggior valore e quelli che hanno margini risicati. Ove opportuno valutare o proporre aumenti di prezzo, riduzione dei costi per migliorare il margine, re-engineering di prodotto per ottimizzare i costi delle materie prime, i tempi di produzione e quindi i costi macchina e uomo per unità di prodotto.
  • Rivedere il portafoglio prodotti escludendo quelli a bassa marginalità e non strategici permette di concentrare le risorse (che per definizione sono scarse) su quei prodotti che garantiscono il miglioramento della marginalità.

Novembre 7/2023
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Come impostare il Budget delle Vendite?

• Verificare il portafoglio ordini
• Valutare e stimare i clienti prospect, differenziandoli in:

-Clienti Certi (contrattualizzati e/o fidelizzati)
-Clienti Identificati (prospect che andremo ad inserire su base prudenziale)
-Clienti non identificati (definire l’obiettivo di nuovi clienti che verosimilmente si concretizzeranno nell’anno)

Verificare con la funzione Commerciale quali sono le previsioni di vendita future, quali prodotti e quali prezzi.

• Valutare la stagionalità delle vendite e riprodurla anche sul budget
• Simulare attraverso l’identificazione di diversi scenari il volume e il mix di vendita.

Come affinare la tecnica di previsione?

• Su base almeno mensile confrontare l’andamento dei dati a consuntivo (Actual) con quelli previsionali (Budget/Forecast).
• Approfondire attraverso il confronto con i colleghi commerciali le ragioni degli scostamenti.
• Fare una nuova previsione che tenga conto dei risultati raggiunti.
• Questo processo di apprendimento continuo permette di fare previsioni sempre più precise
Novembre 2/2023
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OTTOBRE  2023

Siamo sicuri di aver compreso tutte le dinamiche di un'analisi riguardante i ricavi?
Sicuramente no.

  • Il dialogo e la condivisione di queste informazioni con la forza vendita, che conosce il cliente e le dinamiche ci permette di analizzare ulteriormente e raffinare la nostra conoscenza

Questo ci permetterà di fare previsioni più puntuali e di adeguarle in funzione degli eventi che si possono verificare.
Che tipo di eventi genera variazioni sulle nostre vendite?
  • Andamento generale dell’economia. A variazioni anche impercettibili del PIL, del tasso di interesse, del tasso di disoccupazione possiamo rilevare delle dinamiche anche significative sul nostro business
  • Andamento specifico del settore di appartenenza. Le dinamiche dei concorrenti devono essere monitorate. Confrontandoci con i dati dei nostri concorrenti possiamo capire se certi andamenti di crescita o di decrescita del nostro fatturato sono legati al settore o l’andamento di un concorrente
  • L’uscita dall’azienda di un commerciale o l’assunzione di un commerciale da un concorrente possono spostare quote di mercato
Tutte queste dinamiche e il loro monitoraggio forniscono degli strumenti validi per fare previsioni o simulazioni di nostre scelte sul l'andamento del fatturato   
Siamo quasi pronti per impostare un budget delle vendite.

Ottobre 25/2023
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Come nel bilancio d’esercizio la prima voce da analizzare da parte del controller sono i ricavi.
 
L’analisi dei contratti di vendita, del portafoglio ordini, dei prodotti e dei servizi, dei listini, della determinazione del prezzo di vendita costituiscono la base per ogni ulteriore approfondimento
Prendiamo i ricavi degli ultimi due/tre anni e stratifichiamoli per cliente, per tipologia di prodotto.
Come fare?
L’ideale è avere un database strutturato estratto dal sistema contabile aziendale. Non sempre però si hanno gli strumenti e il «budget» necessario per implementarli
Il bravo controller deve cercare di trovare una soluzione a questa esigenza informativa, utilizzando excel, query sul sistema contabile, a volte anche partire dalle fatture cartacee.
 
Da una analisi completa dei clienti possiamo imparare:
- Quanti sono i clienti
- Quali sono fidelizzati
- Quali sono le tipologie di prodotto acquistate, a quali prezzi e quindi con quale sconto
- Le reazioni in termini di volumi in funzione di una variazione di prezzo
- Quali sono i migliori pagatori
Ne parleremo nei prossimi appuntamenti.

Ottobre 18/2023
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Iniziamo ad affrontare l’argomento degli strumenti e delle attività di un controller.
 
Gli strumenti del Controller sono comuni alla contabilità generale, ma rielaborati secondo le dimensioni rilevanti per l’Imprenditore.
 
La pianificazione del futuro è l’unico strumento che ci permette di governare al meglio la nostra azienda, di verificare se le risorse per raggiungerlo sono adeguate.
Il confronto con gli obiettivi ci permette di capire se siamo in linea con quanto pianificato e di operare i giusti correttivi al fine di raggiungerli.
 
La preparazione del budget non è prerogativa del controller, ma deve nascere da un processo condiviso all’interno dell’azienda in modo che tutte le funzioni aziendali siano coese e orientate al raggiungimento del budget stesso, vero obbiettivo di tutto il processo
Il controller, lavorando con le varie funzioni aziendali aiuta i responsabili di ogni centro di costo e di profitto a capire le cause e gli effetti delle proprie azioni e a governare i risultati
 
Come si costruisce il budget? Serve una conoscenza approfondita del business aziendale, dei processi produttivi, dei fattori rilevanti e della struttura dei ricavi e dei costi della propria azienda.
Ne parleremo nei prossimi appuntamenti.

Ottobre 11/2023
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Immaginiamo che l’attività del controller sia paragonabile all’organizzazione di un lungo viaggio in auto e quindi le attività principale che dobbiamo organizzare sono:
 
- Pianificare il percorso migliore e più rapido per raggiungere la destinazione.
- Avere sufficiente carburante per il percorso pianificato.  
- Che il motore non si surriscaldi.
- Che la velocità sia adeguata.
 
Tutte queste informazioni sono presenti «in diretta» sul nostro cruscotto e si aggiornano continuamente in funzione dei parametri rilevati dalla strumentazione di bordo
- La pianificazione del percorso e dei tempi necessari per raggiungere la destinazione ci sono dati dal navigatore che se connesso ad internet ci informa sulle condizioni del traffico e suggerisce gli aggiustamenti da adottare per raggiungere rapidamente la destinazione.
Il ruolo del Controllo di Gestione è quello di fornire il cruscotto dell’azienda, pianificare il futuro attraverso l’analisi degli scenari e la realizzazione di business case e business plan.
 
- Gli strumenti del Controller sono comuni alla contabilità generale, ma rielaborati secondo le dimensioni rilevanti per il nostro pilota, l’Imprenditore.
 
Il ruolo della contabilità generale, del bilancio civilistico e la conoscenza storica della realtà oggetto di analisi ci conferiscono le basi per conoscerla, ma difficilmente ci permettono di pianificarne il futuro.

Ottobre 4/2023
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SETTEMBRE 2023
Abbiamo deciso di implementare un sistema di controllo di gestione nella nostra PMI.
 
Il mio suggerimento è quello di partire da cose semplici e non immaginare sistemi complessi che con la nostra organizzazione possono essere troppo complessi da gestire e mantenere.
 
Prima di arrivare ad una reportistica mensile o trimestrale dobbiamo capire che a livello organizzativo il controller deve ricevere un flusso costante di informazioni.  Se il controller inizia a costruirsi informazioni siamo già su un sentiero insidioso.
 
Se la risorsa prescelta non riesce ad inserirsi all'interno dell'organizzazione si crea un problema serio.
 
L'elemento fondamentale del controllo di gestione è quello di ricevere un flusso costante di informazioni, ma da chi?
 
L'ufficio vendite deve inoltrare tempestivamente gli ordini acquisiti. Se la prima riga del nostro bilancio sono le vendite, anche per il controller è necessario un’analisi accurata sulle vendite.
 
L'ufficio acquisti deve informare sugli ordini emessi, su quali commesse o per quali prodotti/servizi vengono emessi, sui termini di consegna e quindi sui pagamenti.
 
Addirittura si potrebbe pensare di emettere l'ordine già identificando la commessa/prodotto/servizi determinando anche il conto contabile di riferimento.
 
Ma prima di ogni operazione la Direzione Generale deve informare sulle strategie dell'azienda.
 
Il continuo flusso di informazioni determina il successo del controllo di gestione.
 
Di tutto questo nelle prossime settimane andremo nel dettaglio.
Settembre 27/2023
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Riprendiamo il percorso dei post settimanali con il primo di una serie dedicata al controllo di gestione.
Scriveremo quindi delle caratteristiche che deve avere un buon controller, della reportistica mensile, trimestrale, semestrale, di Budget e forecast, centri di costi, piano dei conti e di tutto il necessario per implementare un sistema di controllo nella vostra azienda.
 
Ma prima di iniziare devo aprire le vostre menti con una domanda che ritengo fondamentale. Pensate veramente di mettere sotto “controllo“ la gestione della vostra azienda?
Scrivo questo perché sento molti imprenditori entusiasti di avere un sistema di controllo o di volerlo implementarlo ma poi una volta che ricevono la reportistica iniziano con la creatività e a volte con l’incredulità dei risultati.
 
Partiamo quindi da presupposto che il controllo di gestione serve a controllare dal punto di vista numerico, e non solo, le attività della tua azienda e quindi è meglio considerarlo come un elemento prioritario della propria organizzazione industriale.
Chi è il controller? Quali caratteristiche deve avere il controller ? In quale casella si posizione nell’organigramma aziendale? Saranno le prime domande alle quali cercheremo di dare una risposta.

Settembre 23/2023
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LUGLIO 2023
Si concludono con oggi i post della stagione 2022/2023 e ci risentiamo a metà settembre.  C’è un tempo per ogni cosa e queste due/tre settimane che ci separano dalle vacanze devono essere utilizzate per chiudere tutte le pendenze e portarci avanti con le scadenze di agosto. Settembre sarà invece dedicato alla stesura dei primi i budget per l’anno 2024. Per fare questo dove essere in possesso di una semestrale ben strutturata e di una pre-chiusura 2023.
 
 
Vi suggerisco per le vacanze due libri che ho trovato interessanti, parlano entrambi di economia nel modo migliore ovvero raccontando la vita e l’esperienza dei protagonisti. Il primo è  di Alessandro Benetton “La traiettoria “ è il racconto dei suoi primi 58 anni. Il secondo è “Il grande Gualino. Vita e avventure di un uomo del Novecento”.
 
 
Torneremo e tra l’altro parleremo in modo più approfondito di controllo di gestione e di bilancio sostenibile.
 
Buone vacanze.

#noadv

 
Luglio, 19/2023
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Ci risiamo, anche ieri un imprenditore alla domanda “ come è andato il risultato del primo semestre “ mi ha risposto “ siamo carenti di liquidità”.
La liquidità aziendale è un segnale dell’andamento di una società, ma il risultato, positivo o negativo, non dipende dalla liquidità.
Un’azienda può essere liquida ed avere risultati positivi, questo sarebbe l’ottimale.
Ma un’azienda può essere in crisi di liquidità e riportare risultati positivi, ciò avviene principalmente per due fattori, che non sono comunque gli unici: la società ha effettuato investimenti, quindi con il corrente paga debiti a medio/lungo termine, oppure, ha una differenza significativa in termini di giorni di incasso dai propri clienti con i giorni di pagamento verso fornitori.
Possiamo comunque affermare che la sofferenza di liquidità, soprattutto se duratura, è un forte campanello d’allarme per risultati non soddisfacenti.
Preferisco non commentare le frasi “l’azienda va male perché le banche non ci danno credito” .
Io penso che la gestione finanziaria e la gestione economica di un azienda sia la cosa più complessa che un consulente si trova a spiegare ai propri clienti ed è per questo che a settembre ci occuperemo proprio di questo.
Luglio, 12/2023
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Ci stiamo avvicinando alle vacanze estive. Molte società non hanno ancora pubblicato i dati del 2022 quando in realtà nel mese di luglio la nostra attenzione deve essere rivolta alla semestrale e alla pre-chiusura.
Che ci piaccia o no i giochi per l’anno 2023 sono conclusi.
Sono poche infatti le società che chiudono il bilancio regolarmente al 31/12 che in questo periodo non hanno quasi la certezza di come andrà quest’anno.
Stiamo parlando delle società che si sono strutturare per aver queste informazioni e quindi con il bilancio 2022 chiuso, la contabilità aggiornata, una pianificazione minima degli ordini che verranno fatturati nei mesi successivi, un minimo di controllo di gestione.
Tutto quello che ho descritto nel paragrafo precedente si ottiene con attenzione ed un minimo di investimento sulle risorse.
Per le altre, che temo siano tante, aspetteremo il tempo necessario con l’effetto che più passerà il tempo  meno azioni avremo a disposizione per "pilotare" il risultato del 2023.
Luglio, 5/2023
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GIUGNO 2023
La cosa più importante quando si intende iniziare una carriera è quella di capire l’importanza delle relazioni personali.
 
Lo studio costituisce le fondamenta ma se non siete in grado di costruirvi una rete di “amicizie lavorative” farete molto fatica.
 
L’importante è avere sempre a disposizione una serie di contatti che vi possa aiutare nei momenti di scelte impegnative sia di carattere lavorativo che di carriera. Sulla vostra rubrica telefonica non deve mancare il numero del commercialista giusto per quella attività ( quindi è meglio averne almeno tre o quattro ) , del fiscalista in grado di suggerivi la scelta giusta, del collega di lavoro che vi possa aiutare nei momenti di affanno, ma non devono mancare i numeri di persone che svolgono la vostra stessa attività con le quali confrontarsi nei momenti impegnativi.
 
Il team, fondamentale, dovete circondarvi di persone con le quali avete affiatamento perché ci dovete convivere minimo per nove/dieci ore al giorno, dosare il buon umore e lo svago con l’impegno per il raggiungimento dell’obiettivo che possa essere ila presentazione di un bilancio o di un budget o di qualsiasi altro documento richiesto dal cliente.
 
Non è assolutamente ne facile ne scontato, ma in un recente corso che ho tenuto sul controllo di gestione ne ho dedicato una lezione ad hoc. Nel corso della lezione ho enfatizzato la necessita del controller di avere un carattere adeguato all’incarico e che per avere il massimo dell’aiuto da parte sia dei superiori che dai collaboratori doveva necessariamente essere “cordiale” con tutta la struttura.
Giugno, 28/2023
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Se vi capita di chiamare in vostro aiuto un consulente, un temporary manager o come si dice oggi fractional manager avete già capito che da soli non ci riuscite.
 
Dobbiamo capirci a fondo sul secondo aspetto, e cioè, una volta chiamato il “consulente” dovete prendere in considerazione che probabilmente ci sarà qualche cambiamento nella vostra struttura, e per struttura intendo anche quella di costi aziendali.
 
Ho già ricordato che il fatturato non è   l’elemento principale al quale guardare di anno in anno. Molto più importante è il margine, il vostro guadagno. Meglio avere un fatturato costante con buoni margini piuttosto che rincorrere fatturati che possono erodere il margine dell’anno precedente. Secondo, limitare il più possibile la frase “ se alzo i prezzi sono fuori mercato” . Se usate spesso questa frase ….fuori mercato lo siete già perché il vostro margine è già ridotto e probabilmente non copre nemmeno i costi di struttura.
 
Ovviamente il tutto deve funzionare con una corretta attenzione dei costi. Anche qui vedo che non sempre ci siamo…”ho fatturato di più con un buon margine ma il risultato finale non mi soddisfa”…e poi verifichiamo che ci  sono stati  aumenti di stipendi, magari qualche auto ( e che auto! ) aziendale di troppo, qualche ristorante qua e la , un bella polizza Tfm che da sola fa esattamente l’utile dello scorso anno,  e via dicendo.
 
Prima cosa blindare tutti i numeri del bilancio, secondo accettare di mettere sotto controllo i numeri, terzo non utilizzare la vostra azienda come un bancomat.
 
Giugno, 21/2023
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Siamo alla conclusione dei nostri post dedicati all’Iva, oggi ci concentriamo sugli acquisti CEE.
 
L'acquisto intracomunitario consiste nell'acquisizione a titolo oneroso della proprietà o di altro diritto reale di godimento su beni spediti o trasportati nel territorio italiano da un altro Stato appartenente alla Comunità Europea, a cura del cedente o dell'acquirente, entrambi soggetti passivi, ovvero di terzi per loro conto.
 
Per gli acquisti intracomunitari   il debitore d'imposta è l'acquirente soggetto passivo; l'Iva è dovuta nel paese di destinazione dei beni .
 
Gli acquisti intracomunitari si considerano eseguiti nel territorio italiano nelle ipotesi in cui vengono spediti o trasportati nel territorio italiano da un altro Stato Ue.
 
L'acquisto comunitario si considera effettuato all'atto dell'inizio del trasporto o della spedizione al cessionario o a terzi per suo conto, rispettivamente dal territorio dello Stato o dal territorio dello Stato membro di provenienza.  
 
La base imponibile dell'acquisto intracomunitario è calcolata tenendo conto del prezzo di acquisto del bene piu' le spese accessorie.
 
Se la fattura è in valuta estera dovrà essere effettuato il cambio secondo il cambio del giorno di effettuazione dell'operazione o se questo manca alla data fattura.
 
L'aliquota Iva da applicare sarà quella propria dei beni, in misura pari a quella in vigore per le operazioni nazionali.
 
L'Iva relativa agli acquisti intracomunitari, in via generale, non influenza il debito d'imposta, in quanto essa viene registrata a debito e a credito nel medesimo periodo e per lo stesso importo. Questo a condizione che per il soggetto passivo nazionale l'Iva sugli acquisti sia detraibile.
Giugno, 14/2023
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Da un’indagine pubblicata sul Corriere della Sera in questi giorni emerge come l’anno scorso, a Milano, hanno perso il lavoro 428 manager, cioè il 70 per cento dei 607 dirigenti del terziario rimasti disoccupati in tutta la Lombardia. Considerando anche i colleghi dell’industria se ne possono stimare almeno il doppio. Numeri in lieve aumento, travolti dall’effetto domino della sequenza crisi delle materie prime-choc energetico-guerra in Ucraina, ma in un contesto che vede la popolazione complessiva dei dirigenti in crescita: circa 42 mila in città e 53 mila in tutta la Regione.
 
Tra le motivazioni più ricorrenti (57 per cento dei casi) ci sono le dimissioni, seguite dalla risoluzione consensuale (13 per cento) e dal licenziamento (8,6 per cento). I settori più interessati sono il turismo, la grande distribuzione e i servizi alle imprese, soprattutto in ambito digitale. «Tra le cause possono esserci risultati non raggiunti — spiega Paolo Scarpa, presidente di Manageritalia Lombardia — oppure tagli drastici sui costi, la soppressione di una divisione aziendale, o più di frequente per problemi nei rapporti con la proprietà o con il livello superiore di management». Ma nel complesso, aggiunge il presidente dell’associazione che rappresenta i dirigenti del terziario, «negli ultimi anni il mercato si è umanizzato, è diventato molto meno darwiniano». La retribuzione media lorda annua di un manager, spiega ancora Manageritalia, «supera di poco i 100 mila euro», lontano dalle cifre da capogiro che beneficia una cerchia ristretta. In caso di licenziamento, il contratto prevede il riconoscimento di almeno 6 mensilità, che in base all’anzianità possono aumentare gradualmente fino a 12. «Ma anche per un dirigente la fine di un rapporto di lavoro può rappresentare un passaggio traumatico — sottolinea ancora Scarpa — perché anche se il contratto riserva un buon trattamento salariale e alcune tutele, sul piano personale e sotto l’aspetto economico ci si può trovare in difficoltà».
 
Anche per questo è nata l’esigenza di nuovi investimenti su progetti per il ricollocamento professionale. Le due associazioni di categoria (Federmanager e Manageritalia) insieme a Confcommercio e Confindustria, hanno messo in campo un’operazione sostenuta dalla Regione con un contributo di un milione e mezzo di euro per la riqualificazione di ex dirigenti tra i 50 e 62 anni e delle donne manager, ma anche con l’obiettivo di «far crescere le imprese, soprattutto piccole e medie, stimolando economia e occupazione nel territorio». Perché «i dirigenti costituiscono un patrimonio di competenze, formazione continua ed esperienza — sottolinea Marco Bodini, presidente di Federmanager Lombardia —. L’impresa è cultura e la cultura d’impresa basata sulla managerialità è un asset fondamentale soprattutto oggi in un contesto socioeconomico in continua evoluzione». In sostanza si tratta di migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, avviare percorsi di formazione specialistica, valorizzare le competenze, «per favorire il reinserimento dei r dirigenti inoccupati nelle imprese del territorio di nuova managerialità, per aumentare competitività e sviluppo».
Giugno, 7/2023
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MAGGIO 2023
L'autofattura è un documento fiscalmente valido praticamente identico a una fattura, con la differenza che a emetterlo non è il prestatore del servizio o il venditore di un bene (cedente), ma la persona che l'ha commissionato/acquistato (cessionario) e che assolverà l'imposta in sostituzione del primo. Si tratta, in altri termini, di una fattura che un soggetto passivo (impresa o privato) emette verso se stesso.
 
L'emissione di un'autofattura serve per regolarizzare ai fini fiscali (IVA) una determinata operazione ; l'autofattura è uno strumento che consente di adempiere all'obbligo del versamento dell'IVA (in questo caso a carico del cessionario/destinatario).
 
Emettere un'autofattura, quando richiesta, permette anche di evitare di incorrere in sanzioni .
 
Vediamo ora i dati necessari per l’emissione di una autofattura:

  •  gli identificativi fiscali del fornitore/cedente e del committente/cessionario (partita IVA,  denominazione, indirizzo fisico, indirizzo PEC);
  •  il prezzo del prodotto/servizio acquistato e la relativa IVA
  •  il numero della fattura;
  •  la data.
 
Necessita l’emissione di autofattura in presenza di :
 
·       come denuncia in caso di mancato ricevimento della fattura da parte del fornitore/cedente (o se quest'ultimo ha emesso una fattura che presenta delle irregolarità);
  • per la cessione gratuita di beni (omaggi);
  • per l'autoconsumo di beni aziendali;
  • per acquisti effettuati da  produttori agricoli in regime di esonero.
  • per gli acquisti di beni o servizi da soggetti residenti  in Paesi extra UE (che non hanno una stabile organizzazione in Italia) effettuati da acquirenti residenti in Italia è richiesta l'emissione di  un'autofattura che permetta di regolarizzare le transazioni a fini IVA.
Maggio, 31/2023
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Due parole sul Mes il meccanismo europeo di stabilità che fa parte della strategia dell'Unione europea intesa a garantire la stabilità finanziaria nella zona euro. Fornisce assistenza finanziaria ai paesi della zona euro che si trovano di fronte o rischiano di dover affrontare difficoltà finanziarie.
 
I paesi della zona euro hanno firmato il trattato intergovernativo che ha istituito il MES il 2 febbraio 2012. Inaugurato alla fine dell’anno 2012, il MES è un’organizzazione intergovernativa regolata dal diritto pubblico internazionale, con sede in Lussemburgo. I suoi azionisti sono i paesi della zona euro. Il MES emette strumenti di debito per finanziare prestiti e altre forme di assistenza finanziaria nei paesi della zona euro.
 
Il MES prosegue l’opera del suo predecessore, il Fondo europeo di stabilità finanziaria, istituito nel 2010. Il MES e la Commissione europea collaborano regolarmente e strettamente, in linea con i rispettivi ruoli e mandati, sulla base di un protocollo d’intesa firmato nel 2018 da entrambe le istituzioni.
 
Il MES è autorizzato a:
 
     
  • concedere      prestiti nell’ambito di un programma di aggiustamento macroeconomico;
  •  
  • acquistare      titoli di debito sui mercati finanziari primari e secondari;
  •  
  • fornire      assistenza finanziaria sotto forma di linee di credito;
  •  
  • finanziare      la ricapitalizzazione di istituti finanziari tramite prestiti ai governi      dei suoi Stati membri.
 
Nel 2020, il MES ha creato lo strumento di sostegno alla crisi pandemica, basato su una linea di credito di assistenza finanziaria precauzionale e disponibile per i paesi della zona euro a sostegno dei costi interni relativi all’assistenza sanitaria, alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi COVID-19.
Maggio, 24/2023
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Nell’ambito dei nostri appuntamenti quindicinali dedicati all’iva e nella sezione dedicata alle triangolazioni oggi ci dedichiamo alle importazioni tra due stati appartenenti alla comunità Europea e uno stato Extra Cee, in questo caso entra anche in gioco il fattore trasporto, vediamo come:
Azienda Italiana vende a impresa comunitaria che vende a paese ExtraUE –
  • L’azienda italiana ne cura anche il trasporto emette fattura “art. 8 c. 1 lett. a)”
  • Se il trasporto fosse a cura della azienda comunitaria, la società italiana emette fattura “ art. 8 c. 1 lett. b)
Un azienda ExtraUE vende a società Italiana ITA che vende a società comunitaria
  • ITA riceve Ft FC Iva 7-bis ed emette Ft FC Iva 7-bis
Azienda comunitaria vende a società ExtraUE1 vende a ExtraUE che vende a ITA
  • Non è un'importazione né un acquisto Intra, se ExtraUE non nomina nella UE un suo Rappr. Fiscale.
  • tuttavia ITA deve integrare la Ft col reverse charge.
Azienda extra comunitaria vende a società comunitaria che vende in  
  • ITA fa un'importazione e paga Iva in Dogana .

Maggio, 17/2023
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Nell’ambito dei nostri appuntamenti quindicinali dedicati all’iva e nella sezione dedicata alle triangolazioni oggi ci dedichiamo alle importazioni tra stati appartenenti alla comunità Europea.
Quindi quando un fornitore  acquista un bene da un Paese UE, incaricando al fornitore di consegnare il bene al cliente con sede in un altro paese UE.  
I presupposti di questa operazione oltre alla territorialità sono che l’operazione:
- sia a titolo oneroso;
- comporti l'acquisizione o il trasferimento del diritto di proprietà o di altro diritto reale sul bene mobile materiale;
- prevede la spedizione o il trasporto del bene in altro Stato comunitario.
La spedizione o il trasporto possono peraltro essere eseguiti dal cedente, dal cessionario o da terzi per loro conto.  
Al ricorrere quindi di tutte queste condizioni, il venditore italiano emette nei confronti del contribuente una fattura non imponibile ex art. 41, D.L. n. 331/1993, mentre il trasferimento fisico dei beni dall'Italia allo stato estero può essere dimostrato dal primo cedente tramite un complesso di documenti relativi all'operazione tra loro coerenti, dai quali è possibile desumere l'avvenuto trasferimento dei beni.
Il venditore italiano deve conservare la seguente documentazione fiscale e contabile:
- la fattura di vendita all'acquirente comunitario;
- gli elenchi riepilogativi INTRA relativi alle cessioni intracomunitarie effettuate dal Fornitore italiano;
- il documento di trasporto "CMR" firmato;
- la rimessa bancaria dell'acquirente relativa al pagamento della merce.
Sono idonei a provare l'uscita della merce dal territorio dello Stato anche:
- DDT con firma di presa in carico della merce da parte del trasportatore (trasportatore che può essere anche incaricato dal cessionario, per vendite effettuate franco fabbrica ovvero ex works);
- dichiarazione di ricezione della merce da parte del cliente;
- documentazione riguardante gli impegni contrattuali assunti con il cliente (contratto concluso o scambio mail).
Con tali informazioni non è necessario essere in possesso di CMR o di altri documenti di trasporto firmati dal destinatario.
Maggio, 3/2023
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APRILE 2023
Un noto personaggio milanese ha fatto successo con l’utilizzo della doppia F. La prima non ne parliamo su questo sito la seconda indica il fatturato.
Ed è vero che il fatturato è importante. Ma vedo ancora troppa gente (imprenditori) con il focus assoluto su questo parametro.
Il tempo del fatturato è passato. Dobbiamo concentrarci sui margini.
Il margine della vostra società è il parametro principale sul quale si basa tutta l’affidabilità bancaria e conseguentemente ha un peso notevole sul famigerato “rating”.
Nel 2022 i margini del sono stati messi a dura prova dal caro energia (se la vostra azienda è energivora) e dal rialzo delle materie prime, l’importante è che la vostra contabilità analitica (controllo di gestione) abbia fatto emergere per tempo queste criticità.
Nel 2023 fate attenzione anche al costo del denaro, che solo nella parte finale dell'anno precedente è iniziato a salire in modo consistente. Gli interessi passivi solitamente non sono un elemento del primo margine, ma per una società con un indebitamento medio/alto è necessario apportare i giusti correttivi per tempo.
Tirando poi le somme del 2022 l'evidenza di una certa sofferenza nel margini si nota in molti bilanci. Probabilmente il controllo dei costi non è stato così puntuale oppure ci siamo affidati troppo alla speranza di una riduzione dei prezzi delle materie prime che si è realizzata solo ad iniziare dalla parte finale dell’anno.
Aprile 26/2023
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Oggi parliamo di uno degli aspetti più critici della gestione dell’imposta sul valore aggiunto. Faccio una premessa: quando parliamo della “gestione” dell’imposta dobbiamo sempre fare riferimento al fattore “tempo “, ovvero quando viene effettuata l’operazione e al fattore “luogo “ovvero dove viene effettuata l’operazione. Per quando concerne il “dove “ dobbiamo poi fare un importante distinzione overro se il cliente finale coincide con il luogo di destinazione della merce, in questo caso parliamo di fatture nazionali, comunitarie e extra cee ed i  problemi riguardano solo l’aliquota alla quale assoggettare la consegna. Ma se il luogo di fatturazione NON coincide con il luogo di destinazione potremmo trovarci di fronte ad un’operazione di triangolazione.
 
Ci troviamo di fronte ad un’operazione di triangolazione quando l’operazione coinvolge tre soggetti diversi uno dei quali può essere un soggetto residente in un Paese UE (triangolazioni Iva comunitarie), o in un Paese Extra-UE (triangolazioni Iva Extracomunitarie).
 
Le particolarità che scaturiscono da queste operazioni possono non essere sempre di semplice ed immediata risoluzione. Vediamo quindi cosa sono e come affrontare le triangolazioni IVA.
 
Le triangolazioni possono essere:
 
·                Nazionali, quando tutti gli operatori sono residenti in Italia;
 
·                Comunitarie, almeno uno degli operatori è non residente in Italia, ma in uno Stato UE;
 
·                Extra-comunitarie, quando almeno uno degli operatori non è residente in Italia, ma in uno Stato extra-UE.
 
Le triangolazioni IVA comunitarie presuppongono l’esistenza di 3 soggetti (dei quali almeno uno non residente in Italia) e due cessioni: A vende a B che vende a C, ma la merce viaggia direttamente da A a C. Per poter dar luogo ad una triangolazione IVA comunitaria il presupposto indispensabile è che tutti e tre gli operatori siano soggetti passivi IVA e iscritti nell’elenco VIES (dedicato alle partite IVA comunitarie).
 
Si chiama cessione intracomunitaria la cessione di un bene da un Paese UE ad altro Paese UE.
 Si chiama esportazione (o importazione) la cessione di un bene da un paese UE ad un paese Extra-UE (o viceversa nel caso di importazione).
Aprile 19/2023
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Oggi parliamo della detraibilità dell’iva.
 
L’imposta è interamente detraibile in presenza di spese inerenti l'attività svolta (es. acquisto beni o servizi, materie prime o semilavorati per trasformazione/rivendita); telefonia fissa (acquisto, canoni, noleggio, manutenzioni); telefonia mobile (SOLO per autotrasportatori, nel limite di un apparecchio per veicolo); fatture di alberghi e ristoranti per pasti e pernottamenti che non costituiscono spese di rappresentanza; spese auto per agenti e rappresentanti  (acquisto auto, lubrificanti, scheda carburante, pedaggi, manutenzione, bollo auto, assicurazione); omaggi di valore unitario fino a 50 euro;
 
Il limite del 50% di detraibilità è fissato per le spese telefonia mobile uso promiscuo (acquisto, canoni, noleggio, manutenzioni).
 
Per le spese auto per ditte e professionisti uso promiscuo (acquisto auto, lubrificanti, scheda carburante, pedaggi, manutenzione) il limite del 40%.
 
Non è detraibile l’iva sulle spese di rappresentanza; fatture di alberghi e ristoranti per pasti e pernottamenti che costituiscono spese di rappresentanza; omaggi di valore unitario oltre i 50 euro; spese promiscue (utilizzo di una parte dell'abitazione come ufficio o studio professionale);
 
Vediamo ora come dobbiamo comportarci sulla detraibilità delle spese:
 
Interamente detraibili sono le spese Spese inerenti l'attività svolta (es. acquisto beni o servizi, materie prime o semilavorati per trasformazione/rivendita); omaggi di valore unitario fino a 50 euro; telefonia mobile (SOLO per autotrasportatori, nel limite di un apparecchio per veicolo);
 
L’aliquota scende all’80% per le spese di telefonia fissa e telefonia mobile (acquisto, canoni, noleggio, manutenzioni); spese autovetture per agenti e rappresentanti (acquisto autovettura, lubrificanti, manutenzioni, riparazioni, scheda carburante, bollo auto, assicurazione).
 
Si possono detrarre il 50% delle spese promiscue (utilizzo di una parte dell'abitazione come ufficio o studio professionale).
 
Le spese afferenti alle autovetture per ditte e professionisti uso promiscuo (acquisto autovettura, lubrificanti, manutenzioni, riparazioni, scheda carburante, bollo auto, assicurazione) sono detraibili al 20%.
 
Non sono detraibili al fine del calcolo delle imposte le spese non inerenti l'attività svolta; omaggi di valore unitario oltre i 50 euro.
Aprile 5/2023
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MARZO 2023
Ogni tanto è giusto dedicare la nostra attenzione ad argomenti più leggeri come ad esempio nel periodo del festival di San Remo le testate giornalistiche erano dedite all’elaborazione del conto economico della manifestazione canora.
Oggi ci dedichiamo infatti al mondo delle serie tv.
I grandi player del mercato italiano sono : La Rai, Mediaset,Sky, Netflix e Prime Video
In casa Rai è Montalbano ad avere un peso rilevante con oltre 3 milioni di euro ad episodio, seconda si posizione  Lolita Lobosco, interpretata da Luisa Ranieri e co-prodotta da Luca Zingaretti, con oltre 2 milioni di euro ad episodio . In generale si registra una omogeneità nei costi nella media serialità di Rai1 rappresentata da Mina Settembre 2, Noi, Blanca. Il fenomeno Mare Fuori costa poco meno di 800 mila euro ad episodio, cifra inferiore rispetto a Rocco Schiavone 5 e La Porta Rossa 3.Il medical drama Doc,  è tra i meno costosi: circa 14 mila euro al minuto per la seconda stagione composta da 16 episodi .  Il caposaldo della serialità Made in Italy Montalbano è poco sotto i 30 mila euro al minuto. Spiccioli se li confrontiamo ai costi record di The New Pope (oltre 110 mila euro al minuto) e de L’Amica Geniale 3 (circa 105 mila euro al minuto), che hanno condiviso la stessa produzione Wildside e la messa in onda Oltreoceano su HBO.
Mediaset investe decisamente meno rispetto alla Rai e in termini di singolo prodotto i costi risultano inferiori a tutti gli altri competitor. Paradosso dei paradossi: tra le più costose, con oltre 1 milione a puntata, c’è L’Ora – Inchiostro contro Piombo, mandata in estate allo sbaraglio con esiti disastrosi. Buongiorno Mamma, quella andata meglio invece, ha comportato un esborso di poco meno di 900 mila euro a puntata. Buon rapporto costi-ascolti per Storia di una Famiglia Perbene. Fanalino di coda La Dottoressa Giò con poco più di 600 mila euro ad episodio.
Netflix ha continuato a produrre sempre di più aumentando i costi per singolo prodotto. Svetta Supersex, biopic su Rocco Siffredi che ancora deve arrivare,  seguito da La Vita Bugiarda degli Adulti che, tuttavia, di record ha avuto soltanto i costi. Colpisce il budget messo in campo per Zero, cancellato dopo una stagione e senza attori di richiamo o particolari ambientazioni, pari a circa 56.000 euro al minuto. Produzione low cost Skam, che nasceva su Timvision a costi persino inferiori. Nel frattempo, la serie italiana andata meglio è diventata Mare Fuori, produzione targata Rai.
Sky costi elevati per produzioni dal respiro internazionale (ma ingenti investimenti sono stati profusi da Sky anche per fiction prettamente italiane come A Casa Tutti Bene e Speravo de Morì Prima su Francesco Totti che si rivela essere il prodotto più costoso,Minori le uscite di cassa per Christian. L’iconica Gomorra ha comportato meno spese rispetto al meno noto e performante Romulus .
Cifre importanti per Prime Video, Bang Bang Baby è costata circa 3,7 milioni di euro ad episodio, il doppio della Gomorra di Sky.  Sorprende pure il costo del documentario su Elodie, Sento Ancora la Vertigine, pari ad oltre 1 milione di euro per 90 minuti di prodotto. Sul documentario di Chiara Ferragni è invece opportuno precisare che si è trattata di un’acquisizione.
Marzo, 29/03/2023
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Appuntamento quindicinale per parlare di Iva.
Abbiamo già ricordato che le operazioni non imponibili ai fini iva sono tutte le operazioni di vendita ed acquisto effettuato con l’estero.
Sono considerati scambi intracomunitari gli acquisti e le cessioni di beni che intercorrono tra soggetti passivi Iva appartenenti e diversi Stati membri dell’Unione Europea che vengono resi “non imponibili” nel Paese del cedente, per essere assoggettati ad iva nel paese nel paese di destinazione dei beni da parte del cessionario.
Molti, ma semplici, sono i passaggi che l’adetto contabile deve rispettare per la corretta registrazione del documento:
L’acquirente italiano dovrà:
a) utilizzare l'originale fattura passiva emessa dal fornitore comunitario.
b) indicare il numero identificativo del cedente.
c) attribuire al documento una numero progressivo.
d) convertire in euro l’importo espresso in altra valuta secondo il cambio vigente alla data fattura, non tutti i paesi CEE utilizzano l’Euro : Bulgaria, Cechia, Ungheria, Polonia, Romania, Svezia.
e) integrare la fattura ricevuta indicando l'aliquota iva applicabile e l'imposta relativa (o del titolo di esenzione ovvero non imponibilità)
f) annotare "separatamente" la fattura - integrata secondo le modalità ora descritte – sul registro delle fatture emesse entro il mese di ricevimento ovvero anche successivamente ma comunque entro 15 giorni da quando il soggetto ne viene in possesso
g) annotare "separatamente" la fattura - integrata secondo le modalità prima descritte - sul registro degli acquisti  entro lo stesso il medesimo termine sopra indicato per l’annotazione nel registro delle fatture emesse
h) tenere conto delle cennate annotazioni sui registri acquisto e vendite ai fini delle liquidazioni periodiche dell’iva
Inoltre si rileva che qualora il cessionario o committente intracomunitario non riceva la fattura entro il mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione, deve lui stesso emettere tale documento, entro il mese seguente, evidenziando il numero identificativo del fornitore o prestatore. Se riceve la fattura con un corrispettivo inferiore a quello reale, deve emettere una fattura integrativa entro il mese successivo alla registrazione della fattura originaria.
Per ulteriori informazioni : aziende@prospektiv.it
Marzo, 22/2023
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Avevamo preparato un post differente, esattamente sui costi delle principali serie televisive, così per cambiare i toni e alleggerire ogni tanto la discussione, ed invece torna la paura di nuovi problemi sui mercati finanziari.
Mai stare tranquilli.
Venerdì la banca americana Silicon Valley Bank (SVB) è stata dichiarata fallita.

Per capire se e come si possa diffondere in Europa il contagio dobbiamo capire chi erano i clienti della banca.
La SVB operava principalmente con Stat-Up nel hight tech situati in America nella Silicon Valley, quindi una banca prettamente territoriale che annoverava una particolare clientela che si può definire “interessante ma altamente rischiosa “ facendo anche riferimento ad un settore che attualmente non brilla certo per notizie positive ( vedi licenziamenti delle aziende considerate big).
Ma non solo questo, il portafoglio di SVB  era in parte costituito da prodotti finanziari complessi e prestiti (obbligazioni) con rischio superiore alla media. ( il 2022 è stato l’anno nero delle obbligazioni ). In America poi non si impone la rivalutazione o la svalutazione dei titoli in portafoglio come prevedono le leggi europee, leggi che tra l'altro evitano la possibilità delle banche di concentrarsi su un unico settore a maggior ragione se ritenuto altamente rischioso.
Certo se l’organo di controllo effettua poi i doverosi controlli, ma questo è tutto un’altra storia.
Purtroppo a pesare su questa situazione è stata anche la “facilità” con la quale i correntisti attraverso i canali home banking hanno potuto richiedere il rimborso dei depositi.
Più che una crisi la definirei una “tempesta perfetta” che ha coinvolto comunque una banca il cui business era già considerato a rischio.
Marzo, 15/2023
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Appuntamento quindicinale per parlare di Iva.
 
Le operazioni Iva si dividono in tre categorie : imponibili, non imponibili, esenti.
 
Le operazioni imponibili sono le più comuni  e comprendono perciò le operazioni relative a cessioni di beni e prestazioni di servizi, effettuate da soggetti passivi IVA nell’ambito del territorio nazionale, non rientranti tra le operazioni esenti o tra quelle non imponibili. L’aliquote ordinaria Iva è del 22%.
Sono previste, inoltre, delle aliquote ridotte per specifici beni e servizi:
 
  • 4%, per esempio per alimentari, bevande e prodotti agricoli
  • 5%, per esempio per alcuni alimenti
  • 10%, per   esempio per la fornitura di energia elettrica e del gas per usi domestici,   i medicinali, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio per   specifici beni e servizi.
 
Le operazioni non imponibili comprendono le cessioni di beni e prestazioni di servizi nei rapporti con l’estero,e quando parliamo di estero dobbiamo fare la prima grossa distinzione : CEE ed EXTRACEE  e si tratta in particolare di: esportazioni; operazioni assimilate alle esportazioni; servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali; cessioni ai viaggiatori extracomunitari; operazioni con San Marino e Città del Vaticano; operazioni effettuate nell’ambito dei rapporti regolati da Trattati ed accordi internazionali.
 
Le operazioni esenti sono esclusivamente quelle previste dall’art 10 del D.P.R. 633/1972: sono operazioni che  non prevedono l’applicazione dell’imposta per motivazioni economiche e sociali. Le stesse operazioni dovranno comunque essere fatturate, registrate e riportate nelle dichiarazioni IVA .
Marzo, 8/2023
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Bisogna essere sempre informati, almeno a livello generale, su come si sta muovendo il mondo intorno alla nostra scrivania …
 
Le notizie arrivate dal mondo del commercio non sono proprio ottimistiche, del resto basta fare un giro nei nostri paesi per capire come si sta evolvendo la situazione.
 
Meno negozi aperti non vuol dire solo che il commercio è in crisi, può significare un deprezzamento degli immobili commerciali, meno mutui richiesti in banca, meno servizi per i cittadini….un fatto, molti effetti.
 
In dieci anni, dai 2012 al 2022, dalle nostre di città o paesi sono scomparsi più di 99 mila negozi e non è andato meglio, il commercio ambulante ha, meno 16mila imprese. Non si arresta la desertificazione dei quartieri con la chiusura dei negozi più legati al commercio tradizionale con una flessione che nel decennio ha colpito chi vende libri e giocattoli, mobili e ferramenta meno 30% ( circa ) , i distributori di benzina (-38,5%).
 
Non ce la fanno più i titolari dei negozi di calzature e abbigliamento, diminuiti del 20% , quelli di alimentari (-7,6%) e persino i tabaccai (-3%). È quanto emerge dall’analisi «Demografia d’impresa nelle città italiane» dell’Ufficio studi di Confcommercio che evidenzia i settori legati al terziario in area positiva.
 
Le notizie positive riguardano le farmacie +12,6%,  i negozi di computer e dc (+10,8%), la ristorazione (+4%) mentre e spiccano il volo quelle legate all’ospitalità (+43,3%) trainate dalle piattaforme per gli affitti brevi.
 
Marzo 1/2023
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FEBBRAIO 2023
Post quindicinale sull’argomento Iva, un meccanismo particolare che spesso è oggetto di richieste di chiarimente da parte dei nostri clienti.
Il reverse charge  è un particolare metodo di applicazione dell’IVA che consente di effettuare l’inversione contabile della suddetta imposta direttamente sul destinatario della cessione del bene o della prestazione di servizio, anziché sul cedente.
L’effetto fondamentale del reverse charge è, dunque, lo spostamento del carico tributario IVA dal venditore all’acquirente, con conseguente pagamento dell’imposta da parte di quest’ultimo: l’onere IVA si sposta, pertanto, dal cedente al cessionario nel caso di cessione di beni e dal prestatore al committente nel caso di prestazioni di servizi.
In termini pratici, il reverse charge IVA rappresenta quel meccanismo tecnico contabile per effetto del quale:
  • il venditore emette fattura senza     addebitare l’imposta (come normalmente dovrebbe fare);
  • l’acquirente integra la fattura ricevuta con     l’aliquota di riferimento per il tipo di operazione fatturata e, allo     stesso tempo, procede con la duplice annotazione nel registro acquisti     (fatture di acquisto) e nel registro vendite (fatture emesse).
L’annotazione della fattura sia sul registro degli acquisti che su quello delle fatture o dei corrispettivi consente, infatti, di neutralizzare sul piano contabile l’operazione senza che vi sia l’effettivo esborso dell’imposta. Di fatto, attraverso la doppia annotazione a debito e a credito, l’Iva non viene corrisposta materialmente all’Erario dal cessionario o committente, rimanendo così assicurata la neutralità dell’operazione per i medesimi soggetti, salvo che sussistano limiti alla detrazione dell’imposta.
L’art. 17, D.P.R. n. 633/1972 stabilisce i campi di applicazione del reverse charge mentre i settori di applicazione sono l’edilizia, alcuni dei prodotti elettronici, l’oro, i rottami, il gas/energia (escluso gpl).
Febbraio 22/2023
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Oggi ci dedichiamo al rapporto tra cliente e banca.
 
Una delle frasi che mi sento dire spesso, molto spesso, anche troppo, è “La banca non ci aiuta , ci deve finanziare l’operazione “.
 
Prima cosa da capire : le banche finanziano operazioni finanziabili, ad esempio se avete deciso di proporre i vostri prodotti in Russia probabilmente la risposta negativa dall’istituto arriva prima che voi torniate in ufficio dopo aver fatto visita al vostro referente. Bancario
 
Attenzione ho descritto una situazione  facile , ma ci sono molti paesi che rappresentano criticità, sono sparsi in ogni continente meglio fare la pre-fattibilità quando tirate fuori dal cilindro la vendita in un paese che solitamente non fornite.
 
Altro elemento da tenere in considerazioni è cosa dovrebbe mai finanziare la banca, qual è il prodotto che intendete vendere, quale servizio? La faccio facile per la seconda volta …volete vendere armi alla Russia? …direi che non è il momento. Gli imprenditori devono conoscere il proprio mercato,  le criticità finanziarie dei propri competitors. Anche in questo caso , sembra scontato ma non lo è.
 
E’ appurato che nel finanziare l’operazione il referente dell’istituto è molto attento a come esponete l’operazione ed il vostro grado di conoscenza emerge durante il confronto. Velocità nelle risposte. Lo dico sempre, e non solo nel proporre finanziamenti, se qualcuno vi fa una domanda o una richiesta di documentazione e  non rispondete prontamente date l’impressione di non conoscere il vostro progetto….nessuno chiede documentazione per  ingrossare il file di “one-drive”, la documentazione spesso serve proprio per rendere credibile il vostro progetto.
 
La banca oggi come oggi finanza l’operazione se la vostra capacità di restituire il denaro+ interessi è facilmente desumibile, meglio poche informazioni, veritiere e precise, non ‘c’è alcun bisogno di fornire raccoglitori pieni di informazioni.
 
Altra cosa che mi sento dire è “io in azienda ho investito “mille”….quindi la banca mi deve “diecimila””. Almeno di errori non esistono leggi che regolamentano questo rapporto, anzi l’avere immesso liquidità nella propria azienda può apparire come una difficoltà. Meglio se il finanziamento è erogato a fronte di un business plan finanziando quindi  lo sviluppo delle proprie azienda.
 
Ci torneremo presto a parlare del rapporto banca/impresa….

Febbraio 15/2023
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Secondo post dedicato al mondo Iva.
 
Quando si parla di Iva sentiremo spesso nominare l’art. 633 che è poi quello che regola l’imposta sul valore aggiunto, di seguito l’art. 1
 
“L’imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell’esercizio di imprese o nell’esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate ”
 
Riassumiamo in altre parole , ci sono tre presupposti affinche un operazione è oggetto dell’imposta :
 
     
  • Il presupposto oggettivo, deve essere un operazione che consiste nella cessione ( vendita ) di      un bene o di un servizio , nella nostra contabilità quasi tutte le      scritture contabilità ( Personale escluso ) sono soggette in qualche maniera      all’imposta.
  •  
  • Il presupposto soggettivo ovviamente l’operazione deve avvenire tra soggetti che svolgono in      modo abituale un’attività commerciale e/o produttiva
  •  
  • Il presupposto territoriale questo è un aspetto sul quale torneremo. E’ un aspetto per veri intenditori      , perché a seconda di dove viene svolta l’attività e/o la consegna del      materiale si apre una serie di casistiche, Per farla semplice iniziamo a      suddividere il mondo in tre parti, Italia, CEE, Extra CEE.
 
Le operazioni Iva si suddividono in tre categorie :
 
-          Le operazioni imponibili, diremo la normalità delle operazioni
 
-          le operazioni non imponibili, operazioni con l’estero
 
-          le operazioni esenti, disciplinate dall’art. 10 del Testo Unico IVA, ci torneremo.
 
Parleremo anche della detraibilità dell’iva, ma c’è tempo.
 
Febbraio 8/2023
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La nuova legge di bilancio 2023 ha introdotto la Rottamazione dei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
 
Sostanzialmente si ha la duplice possibilità:
- Definire il pagamento di quanto dovuto con esclusione delle somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio.  
-  Una nuova dilazione del pagamento.
La nuova “rottamazione” riguarda tutti i carichi affidati all’Agente della Riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli:
-  contenuti in cartelle non ancora notificate;
-  interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione;
-  già oggetto di una precedente “Rottamazione” anche se decaduta dalla misura agevolativa per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento.
La nuova dilazione dei pagamenti è così strutturata
-   in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023;
-  oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due (pari al 10% dell’importo complessivamente dovuto) con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023. Le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.
La domanda va presentata in via telematica attraverso il sito dell’agenzia della riscossione entro il 30/04/2023.
https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/Per-saperne-di-piu/definizione-agevolata/domanda-di-adesione/
L’esito della domanda sarà inviata entro il 30/06/2023 con la definizione dell’ammontare delle somme dovute ai fini della definizione e i bollettini di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di adesione.
Per ulteriori informazioni : aziende@prospektiv.it
Febbraio 1/2023
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GENNAIO 2023
Nelle prossime settimane, con cadenza quindicinale, parleremo di un’imposta che ricade su tutti noi, come persone fisiche e come azienda.
 
Imposta sul Valore aggiunto, più comunemente chiamata IVA.
 
Lato azienda il trattamento dell’iva coinvolge il ciclo attivo e il ciclo passivo, quindi con esclusione dei movimenti riguardante la contabilizzazione delle paghe e di alcune spese (come ad esempio le spese bancarie) tutta l’attività della nostra azienda genera un movimento iva.
 
In generale possiamo affermare che è interesse dell’imprenditore generare movimenti iva corretti, quindi applicare la corretta causale nelle fatture iva, ma , deve essere controllata anche l’iva esposta dai nostri fornitori. Vedremo poi quali sono gli obblighi in fase di emissione delle fatture ma anche quelli in fase di registrazione degli acquisti
 
La prima cosa che risulta chiara a tutti che ogni mese o ogni trimestre l’imprenditore dovrebbe versare la differenza tra l’iva a debito (sulle vendite) e l’iva a credito (sugli acquisti), quindi teoricamente se la mia azienda sta producendo utili e cioè se le mie vendite sono superiori agli acquisti il versamento dell’iva è una buona cosa. Teoricamente, ma non è sempre così vedremo in quali casi.
Gennaio 25/2023
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Che valore economico date alla vostra giornata lavorativa?
Sembra una domanda rivolta ai liberi professionisti ma secondo me è un quesito che riguarda anche i dipendenti.
Partiamo subito con il dire che il “peso “principale del vostro costo deve tenere conto delle esperienze lavorative , fate memoria locale, includetele tutte, quelle positive e quelle negative.
La formazione  viene fatta direttamente sul campo, la vostra capacità di adeguarsi e di affrontare i vari problemi dipende in gran parte dalle situazioni affrontate sul posto di lavoro.
Gli studi sono importanti, ma sono secondari alla vostra esperienza. Resto convinto che non c’è università o scuola superiori che vi possa formare come l’esperienza fatta sul campo.
Tenete sempre presente del tempo necessario e quale mezzo venga utilizzato per raggiungere il posto di lavoro.
E poi verificate se la vostra tariffa è in linea con le altre del settore, se è  superiore significa che  siete dei geni oppure vi state sopravvalutando un attimo. Se siete sotto attenzione rischiate di apparire come una persona poco preparata.
Ma adesso arriviamo a voi clienti, se  vi diciamo che la  tariffa  è 100 al giorno siamo convinti che quel valore rappresenti il giusto mix tra capacità, istruzione, esperienza e trasferimenti,  se tu cliente riesci a portarmela a 50 al giorno….non c’è problema ….automaticamente nel cervello del professionista o dell’impiegato sarete considerati con il cliente che paga poco e quindi non ha ben valutato il lavoro necessario per ricoprire quella posizione, sarete il cliente al quale non sempre risponderemo velocemente ed appena viene richiesto  qualcosa che esula dal contratto sarà nostra premura inviarti l’offerta per extra costo.
Gennaio, 18/2023
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È appena finito dicembre, il mese nel quale bisogna modificare il corso della storia ed in alcuni casi provocando danni come ho descritto in un precedente post.
Ecco a voi gennaio.
Il mese nel quale si programmano i botti per tutt’anno.
 
Faremo....Vedrete che risultati! ....Cresceremo a doppia cifra......
Ecco se è capitato anche voi di sentire o peggio di dire queste frasi benvenuti nel club.
Per prima cosa sarebbe utile capire se i roboanti risultati sperati si otterranno senza fare alcun investimento  e quindi  se la struttura della vostra azienda non sarà ampliata, se il ricorso a manager che potrebbero darvi una mano sarà accantonato, se la vostra raccolta di informazione sul mondo che vi circonda sarà effettuata tramite la lettura di rivista di gossip , nessuna o poche informazioni sull’andamento  del mercato di riferimento , della situazione geo-politica, della situazione economica in generale, magari vi interessate ma ne siete poco coinvolti.
Se pensate di ottenere risultati migliori, magari sensibilmente migliori rispetto l’anno precedente senza fare investimenti soprattutto in risorse la strada del successo sarà particolarmente difficile e soprattutto già tra marzo e aprile vi troverete a ri-pianificare il vostro budget.
 
Ogni volta che mi trovo a discutere di nuovi budget la parola che utilizzo sempre, in ogni contesto economico, in ogni situazione di mercato è la prudenza…meglio stare cauti all’inizio e riformulare i budget perché le vendite sono effettivamente aumentate che portare la depressione perché i risultati attesi non si sono realizzati.
 
A dire il vero se credete che il 2023 sia incredibilmente migliore del 2022 la gran parte del lavoro dovrebbe essere già stata fatta nell’anno precedente. Così giusto per mettere in chiaro la situazione e posizionarvi meglio rispetto alla realtà.
Gennaio , 11/2023
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DICEMBRE 2022
Temporary Manager o Fractional Manger?

Iniziamo con l’affermare che in Italia la figura del Temporary Manager (TM) tende a coincidere con quella del Fractional Manager (FM).
La prima è presente nel nostro paese dalla fine degli anni Ottanta, identificata in origine con l’espressione “manager in affitto”, la seconda si è affacciata di recente, si inizia a parlare di FM dal 2020 in poi.
La principale differenza si riferisce all’impiego di questo manager all’interno della propria struttura, con Fractional Manager si intende una versione part-time del Temporary Manager.
A conferma di queste affermazioni si possono citare i risultati di un’indagine promossa da Inima, network internazionale che raggruppa le associazioni di Temporary Manager europee, che ha coinvolto 750 professionisti all’inizio del 2021. La ricerca ha evidenziato che il 41% dei manager italiani intervistati risultava occupato con un contratto part-time, un dato nettamente superiore rispetto alla media europea (22%). A ciò si aggiunge che il 60% del campione italiano era impiegato in aziende con meno di 100 dipendenti, contro il 31% della media europea. È proprio questa tipologia di aziende che, più di altre, ha bisogno di competenze e dell’impiego di manager a tempo.
Dicembre, 14/12
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Per gli imprenditori che hanno organizzato la propria attività con il corretto flusso di informazioni e cioè con la predisposizione di situazioni infra-annuali, un budget ed dei  forecast il mese di dicembre non sarà ricco di sorprese e si potranno dedicare  alle attività tipiche del periodo, partecipare a cene con dipendenti e fornitori, pensare a dove trascorrere la fine dell’anno e pianificare i primi ponti del 2023.
Per gli altri si apre un mese delicato dove l’incubo del 31 dicembre si farà sempre più vicino.
Come prima cosa è bene sapersi che con il 31 dicembre non termina nulla e quindi anche dal punto di vista psicologico possiamo affrontare questo periodo con una certa serenità e senza stabilire primati in operazioni al quanto discutibili e/o impossibili.
In passato ho partecipato ad una fusione per incorporazione dove era necessario depositare gli atti entro il 31/12 e così è stato fatto, con l’unico problema che il commercialista non aveva studiato benissimo la pratica che prevedeva proprio l’esclusione dai benefici fiscali per le fusioni fatte nei 12 mesi precedenti l’atto. Oppure ad una vendita di ramo d’azienda da farsi entro il 31/12 senza la perizia degli immobili, ramo d’azienda venduto 90 giorni dopo e periodo provvisorio per 3 mesi.
Il problema vero è che non si può arrivare all’ultimo con un bilancio che non ha ne capo ne coda, a ottobre massimo novembre tutti dovrebbero sapere come si chiude l’anno e tutte le operazioni di abbellimento dello stesso devono essere fatte con criterio e per tempo, le corse sono spesso ad ostacoli e non è detto che si arrivi per il tempo massimo consentito.
DICEMBRE, 7/22
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NOVEMBRE 2022
Oggi parliamo di economia del territorio con particolare attenzione all’andamento registrato nella regione lombardia durante il 2022
Il  primo semestre 2022 si chiude con un incremento  del pil  del 5,9% -(7,5% del 2021) -,  la crescita acquisita per il 2022 sarebbe pari al 3,5%. Secondo i dati di Bankitalia il 63% delle aziende ha registrato un aumento di fatturato nei primi tre trimestri del 2022. A fronte dei rincari dei beni energetici le aziende hanno reagito su diversi fattori quali ad esempio i prezzi di vendita, diminuendo i margini di profitto.l’ aumento dei ricavi  dovrebbe essere confermato anche  nei prossimi sei mesi. La crescita ha riguardato tutte le classi dimensionali d’impresa.  
A livello settoriale prosegue il buon momento del settore costruzioni, beneficiario del Superbonus. Anche il settore immobiliare, che ha registrato un’espansione nei primi sei mesi del 2022: transazioni per l’acquisto di abitazioni +8,4%, La Lombardia e Milano sono anche mete turistiche grazie all’andamento del dollaro  e il clima particolarmente favorevole
Le esportazioni in termini nominali hanno proseguito il percorso di crescita già iniziato nella seconda parte del 2020, con un’accelerazione che ha consentito si superare i livelli pre-pandemia: nel primo semestre 2022 l’aumento di valore è stato pari al 22,1% .
Con risultati economici positivi – il 90% delle aziende nell’industria e nei servizi prevede di chiudere in utile o pareggio l’esercizio 2022 – ne derivano ampie disponibilità liquide che permangono su valori elevati nel confronto storico: più del 25% delle imprese ha incrementato il proprio patrimonio. Per finanziare il capitale circolante e l’aumento dei crediti (via fatturato), il sistema bancario ha proseguito l’aumento degli impieghi (a giugno 2022 variazione annua +4,1%).
La disoccupazione in Lombardia è scesa al 5,3% (Dato nazionale l’8,4% italiana), positivo anche l’andamento dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Novembre, 30/2022
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Per la serie la vita dura del consulente…
Se noti che la tua organizzazione ha bisogno d’aiuto, nella finanza, nell’area amministrativa, nel commerciale o in qualsiasi altra area della tua organizzazione un valido aiuto ti può arrivare nell’interpellare un consulente o inserire nella tua organizzazione un temporary manager.
Hai deciso? Bene, dobbiamo però raggiungere un accordo preventivo.
Un consulente o un TM di solito è una persona che mette a disposizione la propria esperienza nella tua organizzazione quindi è prevedibile che il consulente ti proponga dei cambiamenti.
E’ la base, il punto di partenza.
Parlo del settore che più conosco, amministrazione, finanza e controllo.
Solitamente il ricorso al consulente o Tm è perché il bilancio della tua società va su un binario diverso dal controllo per non parlare della situazione finanziaria.
Spesso la contabilità non è proprio aggiornata, il margine della tua società è qualcosa di discutibile ,non conoscete cosa e come state fatturando,  siete all’acqua alla gola con la finanza.
Del resto perché chiamare un consulente se tutto va bene?
Al di fuori di come siete messi, o meglio pensate di essere messi, che è peggio, si deve capire che l’attuale organizzazione del lavoro deve essere modificata, ed il consulente è il primo ad essere felice nell’essere coinvolto in questa fase; non è sua l'abitudine imporre ma suggerire comportamenti migliorativi, non lo fa perché si ritiene il primo della classe, ma probabilmente ha vissuto delle esperienze che lo induco a suggerire dei comportamenti diversi.
Se poi ritenete che anche questi suggerimenti sono giudicati non idonei al miglioramento con il consulente si può provare una strada diversa. Ma non imponete il vostro modello perché facendo questo rendete inutile il ricorso al consulente o tm.
Con serenità.
Novembre, 23/2022
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Chiedersi il perché delle cose e qual è stato il risultato delle decisioni prese sarebbe un ottimo inizio per monitorare l’andamento della propria attività.
 
Perché ho deciso di non pagare i contributi questo mese? E qual è stato il risultato?
 
Nella maggior parte dei casi la risposta è “Perché lo stato chiede troppe tasse “con quale risultato?  Come hai utilizzato questi soldi?
 
E come mai il mancato pagamento dei contributi è diventato una routine?
 
Se un’azienda decide di non pagare più il modello F24 ottiene una momentanea liquidità, momentanea. Facciamo poi attenzione che una volta ricevuti gli avvisi bonari o le cartelle le  somme delle rate che devi pagare all’agenzia della riscossione è esattamente pari all’importo mensile del modello F24, ottenendo per un periodo di tempo il raddoppio ( se va bene  ) del peso finanziario dei contributi.
 
Condivido, condivido non giustifico, che per momentanee esigenze di liquidità il mancato pagamento del modello f24 può essere una boccata di ossigeno, ma deve essere momentanea.
 
Tutti sanno, anche i non esperti, che la metà di quello che guadagni va in tasse e contributi, poi se sei scaltro puoi abbassare di qualche punto percentuale il peso fiscale, ma di qualche punto. Non ho scoperto l’acqua calda, è la realtà, vuol dire che è vero che lo stato chiede una pesante tassazione, ma questa è l’attuale situazione.
 
E poi come hai utilizzato questi soldi? Non i usati   sicuramente  per sistemare il tuo conto economico, perché se questo fosse in linea, cioè semplicemente se i ricavi fossero superiori ai costi non c’è necessità, se il mancato pagamento dei contributi è la regola, magia… magia…, i vostri costi sono superiori alle  vendite.
 
Le regole del gioco sono semplici, non complichiamole inutilmente, i ricavi devono essere superiori i costi e la metà di quello che fatturi serve a pagare le tasse. Senza cattiveria è la base.
 
A volte il consulente deve spiegare l’inspiegabile, che poi è facilmente spiegabile.
Novembre, 16/2022
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Mi ha molto colpito nei giorni scorsi un'intervista in radio che mi ha portato a conoscenza di un settore particolarmente in crisi, ed visto il contesto generale mai avrei pensato che lo fosse. Il settore di cui parliamo è il farmaceutico. E dire che con la pandemia la richiesta di farmaci è aumentata. La prima causa è l’impennata dei costi delle materie prime ma non solo, la forte domanda di medicinali per le cure “ fai da te “ del Covid ha ad esempio provocato la difficile recuperabilità del materiale necessario per la fabbricazione delle capsule. Impatto negativo anche dall’incremento del costo dell’energia, si pensi al ciclo produttivo ma in alcuni casi anche alla conservazione dei farmaci. Si pensi poi al fatto che il prezzo dei farmaci non è facilmente manovrabile : “Scontiamo il combinato di aumenti, carenze, ma soprattutto l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime come tutti i comparti – dice oggi Cattani , nuovo presidente di Farmindustria– che però non non può essere scaricato sul consumatore essendo i nostri prezzi amministrati. Questo sta erodendo in maniera drammatica la marginalità delle aziende produttrici di farmaci. Abbiamo i prezzi medi più bassi e nell’ultimo anno, a fronte di un incremento di tutti i fattori produttivi del 43%, i costi medi negoziati sono scesi dell’1%: ciò dimostra come il nostro sia un settore sicuramente efficiente, non solo avanzato da un punto di vista di gestione dell’impatto ambientale, ma soprattutto di implementazione di strategie di digitalizzazione e manufacturing 4.0”.
Anche in questo caso il compito del controller è quello di prevedere e analizzare la situazione della propria azienda, ma solo con la costante informazione sulla situazione economica generale e prevedendo gli effetti sull’attività della propria azienda sarà in grado di strutturare al meglio il budget 2023.
Novembre, 9/22
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Quello che si è concluso è un mese di ottobre all’insegna di notizie economico/finanziario di difficile interpretazione.
L’incremento dell’inflazione registrato soprattutto nei paesi europei è da record; uno dei dati peggiori è stato registrato in Italia che ha raggiunto l'11,9% secondo le stime preliminari dell'Istat.
Sempre sul fronte interno si deve registrare la performance negativa dell’andamento del titolo MPS e il mancato raggiungimento dell’obiettivo fissato dall’opa TOD’S. Sul mercato internazionale bisogna fare attenzione all’andamento del titolo Credit Suisse.
Parallelamente il mese di ottobre 2022 è stato il miglior mese per l’indice Wall Street dal 1976 facendo registrate un rialzo del 14,1% rispetto a settembre nonostante l’andamento negativo delle big Tech e delle decisioni della FED sul rialzo dei tassi di interessi per il contenimento dell’inflazione
Altra notizia importante è crescita del PIL italiano anche nel terzo trimestre, +0,5% che ribalta le stime di un calo a -0,2%. Le previsioni invece per il 2023 sono di recessione tecnica in Italia e in Germania, recessione che a fronte del risultato di cui sopra dovrebbe essere rimandata di almeno 3 mesi.
Non ci sono novità rilevanti sull’andamento della guerra in Ucraina che continua a influenzare il costo delle materie prime e si entra nella fase cruciale dell’inverno europeo, non è ancora chiaro quali saranno le decisioni in materia del contenimento del costo del gas sia a livello europeo che italiano.
Le grandi aziende hanno sicuramente già chiuso il budget 2023 mentre per le medio e piccole aziende non sarà facile delineare l’andamento del 2023 con particolare attenzione ai primi 6 mesi.  In questo caso il nostro suggerimento è la prudenza e l’utilizzo di tassi di crescita molto realistici. Bisogna attendere un assestamento del quadro internazionale ed interno per potere elaborare piani attendibili per i prossimi trimestri.
Novembre 2/2022
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OTTOBRE 2022
Oggi parliamo di un meccanismo contabile noto come REVERSE CHARGE.
Il reverse charge è un particolare metodo di applicazione dell’IVA che consente di effettuare l’inversione contabile della suddetta imposta direttamente sul destinatario della cessione del bene o della prestazione di servizio, anziché sul cedente.
L’effetto fondamentale del reverse charge è, dunque, lo spostamento del carico tributario IVA dal venditore all’acquirente, con conseguente pagamento dell’imposta da parte di quest’ultimo: l’onere IVA si sposta, pertanto, dal cedente al cessionario nel caso di cessione di beni e dal prestatore al committente nel caso di prestazioni di servizi.
In termini pratici, il reverse charge IVA rappresenta quel meccanismo tecnico contabile per effetto del quale:
  • il venditore emette fattura senza addebitare l’imposta (come normalmente dovrebbe fare);
  • l’acquirente integra la fattura ricevuta con l’aliquota di riferimento per il tipo di operazione fatturata e, allo stesso tempo, procede con la duplice annotazione nel registro acquisti (fatture di acquisto) e nel registro vendite (fatture emesse).
L’annotazione della fattura sia sul registro degli acquisti che su quello delle fatture o dei corrispettivi consente, infatti, di neutralizzare sul piano contabile l’operazione senza che vi sia l’effettivo esborso dell’imposta. Di fatto, attraverso la doppia annotazione a debito e a credito, l’Iva non viene corrisposta materialmente all’Erario dal cessionario o committente, rimanendo così assicurata la neutralità dell’operazione per i medesimi soggetti, salvo che sussistano limiti alla detrazione dell’imposta.
L’art. 17, D.P.R. n. 633/1972 stabilisce i campi di applicazione del reverse charge mentre i settori di applicazione sono l’edilizia, alcuni prodotti elettronici, l’oro, i rottami, il gas/energia (escluso gpl).
Per ulteriori informazioni : aziende@prospektiv.it
Ottobre,26/2022
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Se per quest’anno il Pil italiano avrà il segno più bisogna ringraziare anche l’ottimo andamento del settore turistico che è tornato, ed in alcuni casi superato, il livello pre-pandemia riuscendo a sopperire anche all’assenza dei turisti (ricchi) russi.
Purtroppo le previsioni per la stagione invernale non sono ottimistiche, e molte località invernali stanno pensando a ridurre i servizi per il contenimento dei costi energetici.
“La settimana bianca si trasformerà in un lusso riservato ai ricchi” è l’allarme lanciato da Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, l’associazione a tutela dei diritti dei consumatori , secondo i calcoli di Assoutenti, per una settimana in montagna la spesa media procapite, tra skipass, alloggio, servizi e ristoranti sarà compresa tra i 1.400 e i 1.600 euro, trasporti esclusi: una crescita stimata tra il +15% e il +18% sulla stagione invernale 2021/2022. «Impianti sciistici, strutture ricettive, bar e ristoranti, per riuscire a portare avanti l’attività e sostenere costi di luce e gas sempre più proibitivi, sono stati costretti ad aumentare prezzi e tariffe, scaricando così sui consumatori finale il conto della crisi energetica», ha commentato Truzzi.
Secondo Assoutenti, chi sceglierà le Dolomiti e si recherà in una delle località del maggiore comprensorio d’Italia (Dolomiti Superski) dovrà mettere in conto solo per lo skipass una spesa per il biglietto giornaliero pari a 74 euro in alta stagione, contro i 67 euro dello scorso anno, con un aumento della tariffa del +10,4%. L’abbonamento stagionale, invece, passa dagli 870 euro di un anno fa a 890 euro (+2,3%) se acquistato fino al 24 dicembre: dopo Natale costerà 950 euro, contro i 930 del 2021 (+2,1%). Va peggio in Lombardia. A Bormio il prezzo giornaliero dello skipass in alta stagione sale da 46 euro a 52 euro, con un aumento del 13%. L’abbonamento stagionale (Santa Caterina, Bormio, Cima Piazzi-San Colombano) passa da 775 euro a 825 euro (+6,4%). A Livigno la spesa passa da 52 a 55 euro per lo skipass da un giorno (+5,8%), da 787 euro a 825 euro (+4,8%) per l’abbonamento stagionale. Chi sceglie la Valle d’Aosta deve mettere in conto un aumento dello skipass giornaliero dell’8,9% a Courmayeur (da 56 a 61 euro), del 7,5% a Cervinia (da 53 a 57 euro), dell’8,5% a La Thuile (da 47 a 51 euro). L’abbonamento stagionale nella regione (stazioni del territorio valdostano più SkyWay Monte Bianco, La Rosière e Alagna) sale da 1.180 a 1.286 euro (+8,9%). Stagionale Valle d’Aosta + Zermatt passa da 1.393 a 1.518 euro (+9%).
Assoutenti ha verificato anche quanto costerà soggiornare una settimana in hotel nelle principali località sciistiche italiane. E allora nel periodo di alta stagione, prenotando a ottobre per 7 notti, dal 30 dicembre al 6 gennaio, a Cortina d’Ampezzo in camera doppia si spende da un minimo di 2.200 euro circa a un massimo di 14.170 euro; un po’ meno a Ortisei dove la camera per la settimana bianca costa da 1.600 euro a 6.800 euro . A Courmayeur la spesa parte da un minimo di 1.750 euro circa a un massimo di 9.871 euro. Prezzi altissimi anche a Livigno: tra 1.650 euro e 15.500 euro per un soggiorno di 7 notti in alta stagione.
Ottobre, 19/2022
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Aiutiamo le aziende per l'accesso al credito bancario.
Credito di imposta energia elettrica e gas per ottobre e novembre 2022.
Il credito di imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas è stato prorogato e maggiorato con il Decreto Aiuti-ter.
Vediamo in breve di cosa si tratta.
Nel caso in cui i costi per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del terzo trimestre 2022 ed al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbiano subito un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento relativo al medesimo periodo dell'anno 2019, è riconosciuto alle imprese un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti.
Il contributo, sotto forma di credito di imposta, è calcolato sulla componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022 ed è pari al:
- 30% per le imprese diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW,
- 40% per le imprese a forte consumo di energia elettrica dette “energivore”.
Le spese per l’acquisto dell’energia elettrica devono essere documentato mediante il possesso delle fatture di acquisto.
Per quanto riguarda il consumo di gas, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici Il contributo speciale è riconosciuto qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al terzo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del mercato abbia registrato un incremento superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019.
Il contributo, sotto forma di credito di imposta, è riconosciuto sulla spesa sostenuta per l'acquisto del gas naturale, consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022 ed è pari al 40%sia per le imprese a forte consumo di gas naturale (dette “gasivore”) che per le altre imprese.
Ove l'impresa destinataria del contributo, che non sia energivora o gasivora, si rifornisca nel terzo trimestre dell'anno 2022 e nei mesi di ottobre e novembre 2022, di energia elettrica o di gas naturale dallo stesso venditore da cui si riforniva nel terzo trimestre dell'anno 2019, può richiedere al proprio venditore di inviare entro sessanta giorni dalla scadenza del periodo per il quale spetta il credito d'imposta, una comunicazione nella quale è riportato il calcolo dell'incremento di costo della componente energetica e l'ammontare del credito d'imposta spettante per i mesi di ottobre e novembre 2022 .
Per ulteriori informazioni : aziende@prospektiv.it
Ottobre, 12/2022
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Aiutiamo le aziende per l'accesso al credito bancario.
Era dal 2011 che la BCE non aumentava il tasso di riferimento del costo del denaro. Il tentativo della banca centrale è quello di contrastare la crescita dell’inflazione.
Uno degli effetti immediati è quello sul costo del denaro e quindi l’aumento degli oneri dei finanziamenti ottenuti a tasso variabile.  
Per una serie di motivi nei prossimi mesi sarà più complicato ottenere nuovi finanziamenti a supporto delle nostre attività.
Una valida alternativa ai finanziamenti bancari è il ricorso alla FINANZA AGEVOLATA.
La Finanza Agevolata è uno degli strumenti finanziari messi a disposizione dall’Unione Europea, dallo Stato, dalle Regioni e da altri Enti (es. Camere di Commercio) che consentono alle imprese di ottenere finanziamenti agevolati e quindi ad un “costo” inferiore ai normali finanziamenti bancari.
Ad oggi gli strumenti utilizzati sono principalmente d i tre tipologie:
- Contributo a fondo perduto consiste nell’erogazione di una somma di denaro senza obbligo di restituzione, investimento da parte degli enti pubblici allo scopo di promuovere lo sviluppo economico e l’autoimpiego, normalmente utilizzato per supportare le aziende in zone o settori particolarmente in crisi.
- Finanziamenti agevolati per le imprese sono prestiti volti ad assicurare l’avvio di una nuova attività o anche l’ammodernamento di imprese già avviate.
Si parla di agevolazione perché alle rate di rimborso viene applicato un tasso di interesse agevolato.
- Credito d’imposta è un’agevolazione fiscale, un credito che l’azienda vanta nei confronti dello Stato e che può essere ottenuto a seguito dell’acquisto di un determinato bene e/o servizio.
Per ulteriori informazioni : aziende@prospektiv.it
Ottobre 5/2022
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SETTEMBRE 2022
Oggi in parole semplice, almeno ci proviamo, parliamo di inflazione.
Primo effetto  dell'inflazione è l'incremento dei prezzi sulla maggior parte dei prodotti e servizi.
Praticamente con un euro si possono acquistare oggi meno beni e servizi rispetto al passato, né è un classico esempio il costo del pieno delle nostre auto, rispetto allo scorso anna ha subito un notevole incremento (  ricordo comunque che in questo caso il prezzo  è calmierato da un provvedimento del governo).
Purtroppo in Europa l'incremento dell'informazione è principalmente dovuto al costo del gas, quindi anche gli attuali interventi della Bce sui tassi potrebbero essere praticamente nullo perché non incide sul calmierare questo costo.
Diverso è la situazione in America dove l'inflazione è dovuta ad un eccesso di domanda e quindi "gestibile" dalla Banca Centrale.
Sui conti delle nostre società l’inflazione incide negativamente su tutti i costi di produzione.
La Bce ha incrementato il costo del denaro facciamo quindi molta attenzione all'aumento del costo dei nostri finanziamenti e mutui a tasso variabile.
Settembre 28/2022
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Siamo a settembre è il mese in cui bisogna fare principalmente due cose, prevedere la chiusura del 2022, diciamo che il dado è tratto ed iniziare a buttare le basi per l’elaborazione del budget del 2023 accompagnato, meglio, da uno sviluppo dei successivi 3 anni.
Il budget solitamente economico deve essere supportato da uno cash flow e dal piano degli investimenti.
Come fare per il 2023 quando l’aumento delle materie prime, il caro bollette, la guerra, la pandemia, inducono a continui aggiornamenti dei dati?
Il mio coniglio è la prudenza, mai fare elaborati economici che già a priori hanno dell’irrealizzabile, figuriamoci in tempi come questi. Inseriamo più variabili come ad esempio a prezzi costanti delle materie prime ( con valori abbastanza attualizzabili ) ipotizzare comunque una diminuzioni dei costi delle materie prime ( in alcuni casi già in corso ).
Secondo consiglio è quello di costruire un budget la cui “manutenzione “sia facile negli aggiornamenti e comunque prevedere a secondo dell’andamento dell’attuale situazione economica un aggiornamento a fine ottobre e fine novembre.
Buon lavoro.
Settembre 21/2022

LUGLIO 2022
Quello che si prospetta all’orizzonte è un autunno abbastanza complesso.
Non parlo nè di recessione o di inflazione.
Nel 2020 e maggiormente nel 2021 abbiamo vissuto in un  periodo “drogato “ da alcuni fattori :
-          Dilazioni nei pagamenti del modello F24
-          Rincorsa ai finanziamenti agevolati
-          Blocco pagamenti delle cartelle esattoriali.
Il primo punto per fortuna è durato solo nella prima ondata covid.
Il secondo punto ha permesso di mettere in sicurezza soprattutto le banche ed ha agevolato poco gli imprenditori
Per il terzo punto …. chi ha usato il “buon senso “non si trova in difficolta, gli altri sono tutti incazzati perché oggi si trovano a pagare quello che avevano rateizzato perché non saldato per tempo, e l’erario è brutto e cattivo.
Per chi arriverà in autunno senza le ossa rotte, con poche lamentele e tanto lavoro, dovrà affrontare la seguente situazione:
Azienda che prima del covid non si trovava in stato di crisi , direi che può vivere sonni tranquilli.
Azienda già in difficoltà, che ha utilizzato i fondi ricevuti NON per ristrutturare il debito bancario ma per fare sviluppo, può continuare tranquillamente sulla strada del risanamento.
Azienda già in difficoltà, che pensa di avere sistemato tutto con il ricorso spregiudicato al debito bancario, allungato i termini di pagamento delle cartelle, che ha utilizzato i fondi ricevuti solo per “tappare i buchi “, sarà un autunno molto impegnativo.
Attenzione utilizzare il mese di luglio per analizzare i conti del primo semestre, simulate una pre-chiusura per elaborare il cash flow, non datevi obiettivi ambiziosi, non è il periodo, ma realistici.
Luglio 13/2022
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Il Business Plan è uno strumento di gestione fondamentale per le imprese; è  un documento programmatico, strategico e analitico dalle molte e differenti finalità:
·       Fornire una guida strategica, un elenco di progetti che verranno attivati  e di obiettivi che ci si aspetta di raggiungere. Il Business plan non è solo lo strumento per programmare l’inizio di nuove attività ma il suo utilizzo diventa ancora più prioritario in situazioni economiche finanziarie difficili, risulta quindi fondamentale porsi obiettivi intermedi a breve e medio termine che permettano di identificare al meglio il percorso verso mete più ambiziose.
·       Nel Business plan è buona norma prevedere più scenari, dai più favorevoli a quelli meno.
·       Stabilire dei risultati intermendi sulla base del quale poter valutare le decisioni aziendali future. Prevedere anche interventi  nel caso in cui i risultati non fossero raggiunti .
·       Fornire le informazioni di base per costruire la struttura finanziaria, Inserire l’eventuale apporto di mezzi freschi da parte dei soci, prevederne l’ingresso di nuovi.Reperire finanziamenti sotto forma di credito (prestiti, mutui ecc…) o di capitale di rischio (Private Equity, IPO, altri finanziamenti). Ogni nuova impresa necessità di capitali per partire e senza un Business Plan è impensabile presentarsi a potenziali finanziatori.
·       Promuovere i rapporti con possibili partner in joint venture e con clienti, fornitori e distributori.
Il Business Plan rappresenta quindi un processo ed un documento di gestione fondamentale per tutte le imprese.

Luglio, 6/2022


GIUGNO 2022
Oggi parliamo della consulenza finanziaria dedicata alle aziende, solitamente di piccole e medie dimensioni, è soprattutto un servizio sempre più richiesto e necessario per tutte quelle realtà imprenditoriali che intendono gestire al meglio i rapporti con le banche, reperire nuove forme di finanziamento e ottimizzare l’accesso al credito. L’utilizzo del consulente finanziario deve essere visto anche sotto l’ottica di ottimizzare gli oneri bancari.
La consulenza finanziaria per le piccole e medie imprese negli ultimi anni  ha visto un forte sviluppo: esigenze aziendali sempre più complesse e la necessità di reperire nuovi finanziamenti unite alla diversificazione dei prodotti e delle offerte, hanno fatto sì che la figura di uno specialista fosse indispensabile. Il Consulente Finanziario è infatti in grado di porsi come intermediario nel complesso rapporto tra Banca e Impresa, aiutando gli imprenditori nell’analisi, nella gestione e nel recupero di risorse economiche necessarie per far crescere la loro realtà aziendale. Importante poi la capacità del consulente finanziario di proporre nuove iniziative e la possibilità di accedere alla finanza agevolata.
Elemento fondamentale è l’analisi al business plan.
Di seguito le principali attività del consulente :
  • Analisi della Centrale Rischi  Banca d’Italia
  • Analisi economico finanziaria  dell’Azienda
  • Analisi e monitoraggio delle linee di credito
  • Consulenza Creditizia per il  miglioramento dei parametri aziendali
  • Tesoreria e pianificazione  finanziaria ed economica
  • Elaborazione Business Plan e Report Creditizio
Giugno, 29/2022
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Temporary Manager = figura di alto profilo in grado di gestire le fasi strategiche di un processo aziendale, e’ una soluzione moderna ed efficace in cui la gestione di un’impresa o di un progetto specifico. Solitamente il #tempararymanager rappresenta una soluzione intermedia, tra un consulente e un dirigente tradizionale, di cui l’impresa può servizi per migliorare le proprie performance.
L’impiego del  Temporary Management solitamente avviene in momenti essenziali e nelle fasi strategiche dello sviluppo aziendale, sia negative come nel caso di riduzioni di personale o riassestamento economico, che positive come nel caso di una crescita delle vendite o di sviluppo di nuovi business.
Il Temporary Manager non è però da confondere con un dirigente a tempo determinato.
L’attività del primo è infatti finalizzata a realizzare un progetto di cambiamento aziendale preparando al tempo stesso, la struttura societaria alla propria uscita. Il dirigente con contratto a tempo determinato invece si concentra sulla continuità aziendale, oltre che sulla difesa e
Il Temporary Manager è un ex-dirigente o top manager, che ha scelto di mettere a disposizione le proprie competenze per la realizzazione di progetti sfidanti. E’ una risorsa in grado di adattarsi rapidamente a nuove organizzazioni aziendali, e soprattutto ha avuto la capacità di costruire una rete di rapporti umani in grado di fornire indicazioni su nuovi progetti aziendali. Atri requisiti fondamentali sono la leadership in grado di coinvolgere la proprietà e il personale aziendale nella nuova visione aziendale che il cambiamento rende indispensabili.
Giugno, 22/2022
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Cash flow è flusso di cassa (o flusso monetario) di un’impresa nell’arco di un determinato periodo, rappresenta quindi la variazione della liquidità prodotta dalla nostra società.
Il calcolo del cash flow rappresenta il punto di partenza per elaborazioni più complesse, e comunque risulta un ottimo strumento analitico a disposizione dell’impresa per effettuare una stima del cash flow operativo generato dalla gestione ordinaria.
Il calcolo del cash flow e il continuo monitoraggio dei flussi di cassa dell’impresa, sono un importante strumento per gestire la tesoreria e impiegare al meglio la liquidità disponibile ci permette la corretta gestione delle banche, il monitoraggio degli incassi da parte dei clienti, i pagamenti verso i fornitori.
La generazione del cash flow è il principale indice che le banche analizzano ogni qualvolta le nostre imprese richiedono un finanziamento al sistema bancario, rappresenta infatti la capacità della nostra azienda di rispettare le scadenze dei finanziamenti.
Giugno, 15/2022
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Temporary Manager = figura di profilo in grado di gestire le fasi strategiche di un #processoaziendale. Il #Temporarymanagement è una soluzione moderna ed efficace in cui la gestione di un’impresa o di un progetto specifico vengono affidati a #manager esterni. Questa figura rappresenta una soluzione intermedia, tra un consulente e un dirigente tradizionale, di cui l’impresa può servizi per migliorare le proprie performance.
In una recente indagine Unioncamere – Centro studi Guglielmo Tagliacarne, rimarca come solo un’impresa su tre sia pronta a tradurre in progetti concreti le risorse finanziarie del PNRR (l’80% di PMI non ha a piano di utilizzare le risorse allocate). Alla base c’è scarsa informazione e sensibilizzazione, ma anche un fatto strutturale: la sottomanagerializzazione delle nostre PMI.
Il temporary management, viene sempre più apprezzato dalle PMI come uno  strumento  per portare in casa competenze di alto livello, non altrimenti disponibili, immediatamente operative e capaci di operare in contesti straordinari con il risultato di accrescere le capacità di persone che alla fine di un intervento o progetto saranno in grado di fare le stesse cose meglio di prima o anche di farne di nuove.
Il ricorso al temporary manager si assesta intorno al 10-12% nelle medio/piccole società. Per aziende molto piccole: nella fascia tra 2 e 5 milioni di euro di fatturato, si registra un utilizzo pari all’8%, soprattutto per progetti di lunga durata (mediamente 24 mesi).
Giugno, 8/2022
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FORECAST - La previsione è il processo di creazione di previsioni basate su dati passati e presenti ( BUDGET ). Con i dati delle chiusure infra-annuali si simula la chiusura dell'intero esercizio.

Ci stiamo avvicinando a grandi passi al mese di giugno. È un mese cruciale per molte aziende.  Si iniziano a tirare le somme sul 2022. Per le aziende con un ciclo di produzione di almeno 5/6 mesi addirittura si può proiettare tranquillamente il fine anno, per le altre la giusta dose di informazioni e le analisi dovrebbero consentire la corretta elaborazione del Forecast.
Non ci sono scuse.
Nemmeno la più gettonata " dipende da come andrà la guerra..." .Per prima cosa se la guerra finisse nel breve, diciamo entro fine estate, l'anno è totalmente compromesso.  Se la guerra non finisse nel 2022, idem. Se la guerra inizia a coinvolgere altri stati....fine dei giochi.
Ritenta sarai più fortunato.
Se avete strutturato un buon budget, se state attenti all'andamento dei primi 6 mesi, se siete a conoscenza di come si sta muovendo il vostro settore nel mercato domestico e all'estero sicuramente la vostra semestrale e la proiezione di fine anno sarà attendibile.
Fate ancora in tempo ad utilizzare il mese di giugno per assorbire il giusto quantitativo di informazioni.
Leggere una mezz'oretta al giorno i quotidiani o vedere il TG non fa malissimo alle vostre analisi.
Giugno, 1/2022
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MAGGIO 2022
COSA SONO I KPI.
Un sistema di valutazione delle performance e di gestione del lavoro per obiettivi forse più noto è quello che si basa sui KPI, acronimo di Key Performance Indicators.
I KPI sono indici utilizzati per valutare le prestazioni e determinare il progresso nel conseguimento degli obiettivi. Ogni KPI aziendale presenta alcune caratteristiche fondamentali:
  • misurabilità: solo i KPI effettivamente quantificabili hanno un valore;
  • rilevanza: se non ha alcun legame con gli obiettivi di business, allora non è      un vero KPI aziendale;
  • utilità: ogni      KPI deve saper fornire un’indicazione utile per decidere le azioni da      intraprendere;
  • funzionalità: un buon KPI deve essere calcolabile rapidamente per consentire di      prendere decisioni immediate.
Non per tutte le aziende l’utilizzo di alcuni indici può essere significativo , quindi bisogna avere la capacità di adattarli alla vostra realtà.
Per stabilire dei KPI davvero efficaci occorre quindi guardare consapevolmente ai reali obiettivi dell’organizzazione, come si pensa di raggiungerli e chi può agire per ottenere il risultato auspicato. Si tratta di un lavoro che può essere svolto sia da analisti sia da manager e capi reparto, che devono scegliere quali processi aziendali vanno misurati e con chi condividere queste informazioni.
Un buon metodo per valutare la rilevanza di un KPI è il metodo SMART, che in questo caso è l’acronimo di specific (specifico), measurable (misurabile), attainable (realistico), relevant (rilevante) e time-bound (con una limitazione temporale, e dunque raggiungibile entro un determinato arco di tempo a mia scelta).
Attraverso un’analisi dei KPI possiamo valutare le performance e identificare eventuali problematiche, esistono poi altri sistemi di misurazione grazie ai quali siamo in grado di orientarci per migliorare i processi, trovare una strategia per risolvere i problemi individuati e promuovere il cambiamento.
Li vedremo nelle prossime puntate.
Maggio, 26/2022
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CONTROLLO DI GESTIONE – ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE.
Avete suddiviso per bene i vostri costo del venduto e spese generali?
Avete tenuto conto nella definizione del vostro budget dei costi finanziari?
E si perché se la vostra azienda è sufficientemente indebitata scoprirete che i vostri principali clienti sono le banche. Oramai nella mentalità comune c’è la convinzione che eseguendo il 99% delle operazioni bancarie attraverso il canale home banking ci sia un abbattimento dei costi delle banche.
Civilisticamente il costo delle “spese bancarie “va inserito nei costi per servizi, gli oneri nei oneri e proventi.
Quando abbiamo definito sia il budget o il bilancio d’esercizio una delle ultime voci è proprio “proventi ed oneri finanziari “, spesso causa di mal di pancia è il conto di queste voci.
Un accurata gestione dei nostri crediti è la cosa più importante per abbattere i costi finanziari, poi ci concentriamo sul pagamento dei fornitori, il mancato pagamento delle fatture ricevute è causa di alcune segnalazioni che fanno salire il nostro rating , attenzione poi sia a ricevere che a fare insoluti, oramai siamo nel mondo del tutto informatico e quindi il fatto che voi non ritiriate le ricevute bancarie dei vostri fornitori genera subito segnalazioni negative….attenzione e qui ce ne vuole tanta alle fidejussione che allegramente vengono rilasciate sul sistema bancario, spesso dimenticate nei bilanci, spesso generatori di spese.
Un valido aiuto di come migliorare il costo delle banche è quello di tenere costantemente informato il vostro gestore sull’andamento delle vostre attività, fornire situazioni intermedie, chiedere “aiuto” per il finanziamento dei vostri acquisti.
Attenzione poi al prezzo di vendita che applicate al vostro cliente. Se la consegna del bene/servizio avviene dopo un importante indebitamento dovete tenere conto che nel calcolo del vostro margine deve rientrare quella % di oneri bancari che pagate alle banche.
Maggio, 24/2022
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CONTROLLO DI GESTIONE – ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE
Un’importante distinzione per capire come e dove sta andando la nostra azienda è la suddivisione delle spese relative alle vendite, che determinano l’andamento del margine, dalle spese generali che sono relative agli acquisti che non dipendono dalle vendite.
Se interroghiamo un direttore tecnico o commerciale le spese generali si gonfiano se interroghiamo un CFO abbiamo l’effetto contrario.
Indipendentemente da dove allochiamo una voce di spesa è sempre necessario tenere presente dell’ultima voce del nostro bilancio, che precauzionalmente dovrebbe essere in utile, ed è compito di tutti i manager fare di tutto per il raggiungimento del risultato di fine anno. Ricordo che uno delle missioni delle nostre società è il soddisfacimento delle richieste dei proprietari, ogni tanto ce ne dimentichiamo.
In passato mi è capitato di discutere all’interno di una società di logistica sull’allocazione degli spazi dei magazzini non allocati ai clienti. Per il direttore commerciale non rientrano nel margine, per il controller invece si. Il mio punto di vista, del tutto personale, è che gli spazi lasciati liberi non rientrano nel conto economico dei singoli clienti, e non potrebbero nemmeno rientrarci, ma nel computo del budget dell’azienda tutti gli spazi rientrano nel margine.
A determinare il nostro margine sono tutte le spese legate alle nostre vendite, più siamo bravi a determinare per ogni singola voce di spesa cosa è legato alle vendite e cosa invece fa parte delle spese generali, più avremo chiare l’andamento delle nostra società dando all’imprenditore la corretta informazione e potendo quindi intervenire rapidamente ad esempio sui prezzi di vendita del nostro prodotto.
Maggio, 17/2022
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L'ECONOMIA IN UCRAINA.
La guerra contro l'Ucraina e le sanzioni contro la Russia stanno colpendo le economie di tutto il mondo. Secondo le stime il pil dell'Ucraina in particolare si diminuirà del 45,1% nel 2022, mentre il prossimo anno l'economia del Paese dovrebbe riprendersi ma solo del 2,1%.
Le sanzioni contro la Russia stanno colpendo le economie di tutto il mondo. Il peso maggiore a livello macroeconomico dovranno sopportarlo i mercati emergenti e i paesi in via di sviluppo nella regione dell'Europa e Asia. Colpita da sanzioni senza precedenti, anche l'economia russa è già precipitata in una profonda recessione con una produzione che dovrebbe contrarsi dell'11,2% nel 2022.
L’agricoltura riveste un ruolo fondamentale nell’economia del paese, occupando il 15,8% della forza lavoro complessiva (2008), contribuendo per il 10% alla formazione del PIL e, soprattutto, alimentando ingenti correnti di esportazione. Il suolo agricolo, che rappresenta quasi il 57% del complessivo territorio nazionale, è per lo più destinato alla produzione di cereali. Nella zona centrale delle steppe arborate e delle ‘terre nere’ si trovano le maggiori superfici coltivate, dedicate prima di tutto al frumento (l'Ucraina è considerata il granaio d'Europa), quindi al tabacco e alle oleaginose; estesi anche i frutteti. L’Ucraina possiede vasti giacimenti di carbone (bacino del Donez) e di minerali di ferro (Krivoj Rog, Kremenčug, sul Dnepr, e Kerč´, in Crimea), e anche riserve di petrolio.
Maggio 12/2022
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CONTROLLO DI GESTIONE- ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE.
Una voce che da grandi soddisfazioni nella lettura dei bilanci è la valorizzazione del magazzino...le nostre rimanenze.
Non mi soffermo sui criteri di valutazione perché non basterebbero molti post, ma mi piace ricordare che il valore del nostro magazzino non può essere mai superiore al valore di mercato delle singole voci che lo compongono.
E già qui apriti cielo.
Secondo punto di attenzione: prima di fare i creativi vi ricordo che le nostre banche, all'attivo ed in particolare ai crediti e al rapporto fatturato/rimanenze, pongono particolare attenzione.
Al di fuori del valore delle rimanenze siete in grado di valutare l'effettivo valore di mercato delle vostre merci? Siete sicuri che i singoli componenti abbiano poi la possibilità di essere venduti?
Lo sapete che un accurata gestione delle rimanenze e quindi degli acquisti può avere un effetto insperato sul vostro conto economico?
Prendiamo ad esempio la gdo.Ecco uno degli strumenti che hanno consentito un miglioramento nella gestione del magazzino ed un efficientamento dei costi è stata l'introduzione delle carte fedeltà.
Ogni volta che passiamo queste carte alle casse dei supermercati stiamo dando una buona quantità di informazioni "live" alla gestione delle scorte. Noi prendiamo l'omaggio o usufruiamo dello sconto e loro sanno quotidianamente quali sono i prodotti più richiesti e quelli che faticano ad essere venduti.Quest'ultimi probabilmente la settimana prossima troveremo con una strepitosa offerta tipo 3x2 in grado di diminuire le scorte, monetizzando così il magazzino...
Ci ritorniamo.
Maggio 10/2022
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GESTIONE FINANZIARIA – ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE.
Nei post precedenti abbiamo parlato che il corretto monitoraggio del credito è la base del nostro piano di sviluppo aziendale.
Abbiamo quindi analizzato l'ordine del cliente, i tempi di realizzazione, la fatturazione e il recupero del credito.
A seconda di cosa stiamo producendo/commercializzando i tempi sono brevi, medio o lunghi.
Compito di un bravo controller è quello di non rimanere senza la corretta disponibilità liquidità in tutti queste fasi garantendo il corretto pagamento dei fornitori per evitare blocchi di consegna del materiale.
Passiamo ora al ciclo passivo e al debito verso fornitori.
Partiamo dalle cose semplici.
Per non avere grossi problemi di liquidità dobbiamo almeno far coincidere i primi pagamenti verso i fornitori con il momento della fatturazione al cliente, in modo di poter anticipare in banca l'incasso del cliente.
Nel mondo ideale sarebbe necessario prima incassare dal cliente e poi pagare i fornitori.
Se i tempi di realizzazione del nostro prodotto finale sono medio/lunghi è probabile che il pagamento dei fornitori avvenga in tempi precedenti rispetto all’incasso. Questa semplice analisi determina sicuramente una necessità di cassa.
Se poi utilizziamo dei fornitori Indiani o Cinesi, il pagamento nel 99% dei casi avviene prima che la merce venga spedita in Italia. Fate molta attenzione in questo periodo ai costi di noli e dazi delle vostre importazioni. Costi lievitati e ritardi di consegna potrebbero incidere molto negativamente sul vostro budget.
Maggio 5/2022
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Se c’è una cosa che la pandemia ci ha sicuramente insegnato è il sovraccarico delle informazioni “information overload”. In presenza di troppe informazioni non sappiamo più prendere una decisione o dare un giudizio su un fatto.
La stessa cosa sta succedendo per la guerra in Ucraina, troppe informazioni e il nostro punto di vista non è chiaro.
Prendiamo ad esempio il blocco delle consegne del gas da parte della Russi verso Polonia e Bulgaria che ci ha messo in allarrme.
Partiamo da un punto, i due paesi NON sono dipendenti dall’importazione del gas come lo sono Italia e Germania.
La Bulgaria può contare sull’interconnettore con il gasdotto Tap in Grecia, i cui lavori termineranno entro la prossima estate; la Polonia sulle sue scorte. Così lo stop deciso da Gazprom verso i due paesi potrebbe non fare poi così tanti danni come si ipotizza in queste ore. Anche perché entrambi i paesi fanno un uso molto modesto di gas, sia per quanto riguarda il riscaldamento, sia per la generazione di elettricità. La Polonia utilizza soprattutto carbone con cui genera circa l’80% della sua produzione elettrica mentre il gas rappresenta un modesto 5%. Il riscaldamento domestico del paese è assicurato al 40% da carbone e al 20% da legna con il gas che copre una quota del 17%. Quanto alla Bulgaria il gas incide per appena il 4% tra le fonti di riscaldamento ed è quasi irrilevante per la generazione elettrica.
Attualmente tutti paesi pagano in euro le forniture del Gas da parte Russa. Tutti i paesi hanno poi un conto corrente in Rubli, il processo è oramai automatico, paghiamo euro, gli euro convertiti in Rubli.
Tutti i paesi stanno operando in questo modo. Tutti tranne Polonia e Bulgaria, questo è stato il motivo del blocco dei pagamenti.
Attualmente poi le riserve italiane garantirebbero comunque un periodo di “resistenza” stimato in alcuni mesi.
Nessun problema quindi nell’immediato per le forniture gas in Italia.
Maggio 3/2022

APRILE 2022
GESTIONE FINANZIARIA – ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE

Ho sempre pensato che gestire la cassa di un’azienda significa gestire al meglio gli incassi dei clienti, monitorando costantemente l’andamento degli incassi.
Il " ciclo attivo" inietta il carburante alla nostra azienda. E come guidare un auto, dobbiamo sapere che quando siamo in riserva e quindi fermarci e fare rifornimento, in questo caso le spie del cruscotto ci informano, nel caso della gestione della nostra azienda possiamo aiutarci con dei semplici fogli in excell o di gestionali più o meno complessi.
In qualsiasi momento dobbiamo poi conoscere se la nostra società necessità di liquidità e quindi attivare le forme di finanziamento che le banche ci hanno deliberato o richiederne delle nuove linee in previsione di sviluppo del fatturato.
Le vostre linee di credito sono in linea con le vostre esigenze di sviluppo?
Pensate ad un’azienda che produce giocattoli.La produzione si concentra nei mesi estivi, la distribuzione subito dopo le ferie e gli incassi a partire dall'anno nuovo.
Probabilmente abbiamo bisogno delle banche a partire da settembre quando inizieremo a pagare le forniture e avremo i costi della distribuzione.  Ripagherà i finanziamenti a partire da gennaio/febbraio.
E tu hai sotto controllo il ciclo attivo? I fidi in essere sono sufficienti? Sei sicuro di non avere crediti da recuperare? Sai questo quanto influisce sul risultato della tua azienda le "spese ed oneri bancari"?
Aprile, 26/2022
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GESTIONE FINANZIARIA – ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE.
Gestire i flussi di cassa delle società non è cosa semplice.
Indipendentemente dalle dimensioni della società ci sono comunque delle regole da seguire comuni a tutte le aziende.
E’ buona norma ad esempio affrontare la gestione della cassa al momento dell’acquisizione di un nuovo ordine, a maggior ragione se si lavora su commessa i cui tempi di realizzazione sono medio/lunghi.
Se dal momento dell’acquisizione dell’ordine alla sua realizzazione dell’ordine passano 6/9 mesi non possiamo affrontare il problema al momento dell'emissione a saldo della fattura al cliente.
Prima di tutto ci serve una previsione degli incassi che si basano su eventuali anticipi corrisposti dai clienti, e sulla dilazione del pagamento, un occhio particolare alla gestione degli sconti.
Se l’ordine prevede il coinvolgimento di fornitori esteri è probabile che il pagamento degli stessi avvenga in concomitanza alla consegna del materiale in quanto all’estero non è abitudine concedere dilazioni di pagamento come avviene in Italia, e anche se anche fosse il contrario il fornitore estero non è disponibile a ritardi di pagamento.
Negli ultimi mesi l’operatività con il medio oriente, Cina in particolare è complicato sia dalla situazione pandemica ma soprattutto dall’aumento dei costi dei materiali che dai costi di spedizione, tanto è vero che in alcuni casi, non pochi, non è più conveniente importare materiali da questi paesi. Attenzione poi ai tempi di consegna.
Anche in questo caso il mio suggerimento è iniziare con le cose semplici e chiare, evitando fogli in excell complessi e farsi supportare subito dal vostro istituto di credito di riferimento per la corretta gestione finanziaria dell’ordine. Un consulente finanziario competente saprà indicarvi al meglio le soluzioni praticabili.
Aprile, 21/2022
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CONTROLLO DI GESTIONE - ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE.
Uno dei strumenti a disposizione dell’imprenditore è il BUDGET.
Il budget è il “bilancio previsionale “dell’anno successivo, solitamente si predispone dopo il mese di settembre e deve coinvolgere tutte le strutte aziendali.
E’ compito del controller raccogliere tutte le informazioni che gli permetteranno di elaborare il piano economico e il cash flow aziendale.
Il budget è relativo agli investimenti da programmare, all’utilizzo delle scorte di magazzino, alle vendite, alle materie necessarie per la produzione o i prodotti finiti per la commercializzazione e alle spese accessorie, spese generali, il costo del personale, e dovrebbe spingersi a monitorare i costi finanziari e alle necessità di liquidita dell’azienda.
Ma il concetto che vorrei far passare è che il bravo controller non è quello che è bravo a mettere insieme i dati e fornire un prodotto finito. Compito del controller è principalmente quello di aiutare le varie strutture aziendali a fornire dati coerenti, ad elaborare insieme a loro le informazioni, a proporre soluzioni e a definire una PROPOSTA di budget da sottoporre alla direzione.
E’ fondamentale l’atteggiamento molto propositivo ed il coinvolgimento delle  risorse dell’azienda nella formulazione del budget, il prodotto finito ne risentirà positivamente.
Aprile 14/2022
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PARLIANO DI ECONOMIA DEL TERRITORIO.
La pubblicazione “Made in Varese” realizza la classifica delle aziende del territorio secondo i principali indicatori. Per quanto riguarda gli utili lordi al primo posto troviamo Bticino di Varese, azienda metalmeccanica del Gruppo Legrand con 366 milioni di euro a cui spetta anche il primato per il pagamento delle imposte. Al secondo posto Novartis Farma, azienda farmaceutica di Origgio, con 111 milioni di euro. In terza posizione si piazza Cargolux Italia, compagnia aerea di Vizzola Ticino, con 64 milioni. Al quarto posto troviamo Tigros, azienda della grande distribuzione con sede a Solbiate Arno, con 58 milioni di euro, mentre al quinto, con 48 milioni di euro, D’Ottavio Polimeri, azienda di Saronno che opera nel settore della plastica-gomma.
Il sesto posto, con 41 milioni di euro, va alla O-I Italy, azienda di Origgio del settore cemento. Al settimo troviamo l’Industriale chimica di Saronno con 32 milioni, all’ottavo l’Ilva Saronno Holding con 27 milioni. Chiudono la classifica al nono e al decimo posto le metalmeccaniche Atos di Sesto calende, con 23 milioni, ed Rpf di Uboldo con 21 milioni.
Il valore aggiunto dell’economia varesina ha superato nel 2019 la quota mai raggiunta prima di 24 miliardi di euro. Una tendenza in crescita nell’ultimo decennio: nel 2010 il valore era poco superiore a 23 miliardi, e nel 2013 si era toccato il picco minimo di 22,366 miliardi. Il valore aggiunto varesino rappresenta il 6,8% del totale lombardo e l’1,5% di quello italiano. Il valore aggiunto pro capite per la provincia di Varese è pari a 26.978 euro, superiore alla media italiana (26.588) ma inferiore al dato regionale (35.045). Per quanto riguarda invece il patrimonio pro capite Varese registra un valore medio di 181.370 euro, che supera del 15% la media italiana.
I depositi bancari delle famiglie nel 2020 hanno raggiunto 18.398 milioni di euro in provincia di Varese. La crescita nell’ultimo quinquennio è stata del +17,6%, con un incremento del +6,5% nell’ultimo anno. Gli impieghi delle famiglie varesine nel 2020 hanno invece raggiunto 10.632 milioni di euro in provincia. La crescita negli ultimi 5 anni è stata del +2,6%, con un incremento del +0,9% nell’ultimo anno. Varese presenta inoltre un tasso di ingresso in sofferenza dei prestiti bancari delle famiglie pari a 0,6%, inferiore sia al livello nazionale (0,8%) sia al dato regionale (0,7%).
Secondo l’indagine Istat del 2021, Varese è al 36 posto su 107 provincie per qualità della Vita.
Aprile 12/2022
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Mi è capitato a volte di dovere spiegare alle persone che fare l’amministratore delle società non è “figo” ma richiede una certa conoscenza delle implicazioni legali che la funzione richiede.
E anche qui nel campionario prevale l’amministratore di aziende che non conosce lo statuto della propria società.
Lo statuto non è quel documento che deve essere inviato  alla banca quando vi chiede i documenti per l’apertura di un nuovo c/c o di un finanziamento.
Lo statuto è “la carta costituzione” delle società, infatti vengono regolamentati i rapporti tra i soci, l’amministratore delegato o unico e i vari organi della Società quali revisori e società di revisione.
Tralasciando la poca conoscenza dello statuto arriviamo alle implicazioni di essere amministratore e a volte socio di società il cosidetto owner…le società si dividono in due categorie: di capitali e di persone. Non è una differenza da poco ma è sostanziale il livello di “gestione del rischio aziendale “che nelle società di capitale riguarda il solo capitale investito in azienda  ( ma non solo e ne parleremo )  nelle società di persone anche il patrimonio personale.
Faccio mio un detto…..le società perfette da gestire sono quelle con un numero dispari di soci e uno è già più che sufficiente.
(to be continued)
Aprile 7/2022
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Non è stato facile,  anzi, nel mio caso ha richiesto tempo e vari cambiamenti.
Sto parlando proprio della gestione del tempo e più in particolare della propria agenda.
Prima cosa ...adottare una agenda, meglio  se scritta e poi aggiornare i vari calendari elettronici.
Seconda cosa...rispettare cosa c'è scritto sull'agenda e consultarla altra cosa abituarsi  ad averla sempre tra le mani.
Sull'agenda imparare a scrivere non solo gli appuntamenti ma anche le principali cose da fare nella settimana, non occorrono poemi ma solo dei pro-memoria.
Ricavarsi poi una mezz'ora alla settimana per consultare e aggiornare l'agenda, deve diventare un appuntamento fisso ,io lo faccio generalmente il venerdì pomeriggio o la domenica mattina...guardo cosa mi aspetta durante la settimana e butto un occhio alla successiva in modo di avere una visione di almeno 10 giorni.
Il tempo poi va gestito bene...giusto lavorare ed impegnarsi per il raggiungimento degli obiettivi ma ricavarsi del tempo anche per la gestione dei social, fondamentale nel mondo di oggi, e per il tempo libero , il mio suggerimento è quello di imparare a darsi i ritmi giusti,  le ore di palestra nelle stesse giornate e orari costanti ,  una o più serate dedicate agli amici, anche qui con una certa regolarità  e  serate per convegni e pubbliche relazioni.
La tua attività ne risentirà positivamente di una corretta gestione del tempo.
Aprile 5/2022
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MARZO 2022
Buy Now Pay Later,  «compra ora e paga dopo», è una forma di pagamento rateale – generalmente privo degli interessi previsti da quasi tutti i finanziamenti che nel mondo si sta diffondendo in molti e-commerce. Proprio così, si ottiene subito la borsa tanto desiderata, ma spezzettando il pagamento in diverse rate, 3 o 4 a seconda della realtà che rende possibile il dilazionamento.
Questa soluzione è stata da subito  abbracciata principalmente dagli e-commerce, i negozi digitali, ma ultimamente si sta sviluppando anche in alcuni punti vendita fisici
Di solito, nel momento in cui effettuate il pagamento del vostro acquisto sul portale dell’e-commerce, vi compare l’opzione del pagamento a rate, comprensivo dell’importo di ogni spezzone. ( è una delle novità presente anche con gli acquisti pagati attraverso la piattaforma paypal per gli acquisti superiori a 30 euro )
Dovrete quindi saldare una rata al mese, che verrà scalata direttamente dalla carta che avete indicato.
La pandemia ha messo in difficoltà molti esercizi commerciali. Quelli che si erano attrezzati per tempo, hanno potuto contare su e-commerce che hanno arginato le perdite. Non sorprende, così, che chi ha messo a disposizioni innovazioni come il Buy Now Pay Later abbia registrato perfino un aumento nelle vendite.
In Italia il mercato del Buy Now Pay Later è cresciuto particolarmente tra il 2020 e il 2021 con lo sviluppo di servizi dedicati ai consumatori finali come Klarna e Scalapay e piu recentemente con paypal.
Fate sempre attenzione a quanti acquisti fate a rate, perché prima o poi le rate vanno pagate!
Marzo 31/2022
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GESTIONE FINANZIARIA D’IMPRESA – ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE
Il 21 marzo è iniziata la primavera… ma se il 21 marzo radunate 10 imprenditori e chiedete a loro  come si è chiuso il bilancio dell'anno precedente almeno 5, e sono particolarmente ottimista, non sono in grado di darvi una risposta.
Non parlo di aziende medio-grandi ma di piccole /medie, realtà che di solito affidano i numeri della propria azienda al commercialista o a parsone fidate, magari famigliari e per non farci mancare nulla di solito con poca esperienza nell’ambito amministrativo e di controllo…mentre la gestione finanziaria d’impresa e’ demandata al cassiere della filiale della propria banca.
La mia domanda è....se non hai idea di come hai chiuso l'anno precedente come puoi pensare di sapere come andrà quest'anno e soprattutto in qauli acque stai navigando?
Se poi fate a loro , ai nostri magnifici 5, la domanda sul come mai non sono in grado di fornire risposta,
il rischio di avere una risposta che potrebbe provocare uno scompenso è elevato.
“Il mio commercialista di solito me lo passa prima delle ferie”.....e siamo in un botto catapultati a luglio, in alcuni casi il bilancio arriva ad agosto direttamente  sotto l'ombrellone con tutta l’attenzione che il documento richiede.
Nel frattempo non sappiamo come stiamo andando nell’anno in corso e probabilmente abbiamo perso qualche buona possibilità di gestire al meglio la finanza dell’azienda. Temo che  in questa situazione anche la partenza di business che sulla carta sono la svolta della azienda ed in realtà si traducono nel più conosciuto “bagno di sangue “.
Marzo, 29/2022
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L’imprenditore deve avere sempre disponibili delle informazioni che in gergo vengono raccolte nel “Cruscotto aziendale “
Il cruscotto aziendale è uno strumento informatico che si collega ai software gestionali dell’impresa, attraverso il quale l’imprenditore può personalizzare e monitorare l’andamento di tutto aziendale.
Il mio suggerimento è, come sempre, di partire con poche e semplici informazioni da rendere disponibili con un aggiornamento almeno settimanale. Le informazioni sono le principali che necessitano all’imprenditori e semplici nella lettura.
Partiamo quindi dal fatturato e dal portafoglio ordini. L’imprenditore deve conoscere senza alcun problema ed in ogni momento la voce principale del proprio bilancio.
Seconda informazione, il saldo delle banche, l’ammontare dei crediti da incassare e dei debiti da pagare almeno con una visibilità quasi certa dei prossimi tre mesi
Inutile dire che questi dati devono provenire dall’amministrazione e solo con le scritture contabili aggiornate è possibile effettuare previsioni corrette.
Marzo 24/2022
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Uno dei termini di cui si sente parlare in questo periodo è stagflazione.
Il termine stagflazione, formato dalle parole stagnazione e inflazione, che descrivono un periodo di bassa crescita e di elevata inflazione.
Il vocabolo fu utilizzato per la prima volta negli anni Sessanta. All’epoca, un uomo politico britannico, Iain Macleod, lo utilizzò per descrivere la situazione economica del Regno Unito. Nel corso del decennio successivo, ed in particolare in seguito allo shock petrolifero del 1973, il fenomeno si generalizzò all’insieme dei Paesi industrializzati.
Il conflitto in Ucraina ha tuttavia sparigliato le carte in tavola. Perché se, da un lato, la guerra probabilmente sosterrà la crescita dei prezzi, dall’altro si tradurrà anche in una nuova frenata per le economie. La ripresa post-Covid, già fragile, senza un sostegno pubblico rischia di trovarsi asfissiata.
Il modo migliore e più efficace per uscire dalla stagflazione è che i governi abbassino i loro tassi drasticamente, ovviamente in periodi che consentano questa manovra e con i tassi attuali è di difficile attuazione.
Marzo 22/2022
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Mi capita di parlare con imprenditori e colleghi e a volte partecipo a corsi sia di controllo di gestione che di gestione finanziaria dell’azienda.
Sono convito, sempre di più, che il controllo di gestione è la base della gestione aziendale, non avere il controllo della situazione o avvalersi di  strumento poco efficace è come guidare un auto senza il navigatore oppure pretendere di fare un viaggio di 1.000 km con un pieno di benzina.
Non ha il controllo dei tuoi costi….sicuramente hai difficoltà nella gestione finanziaria dell’azienda.
Faccio un esempio: dove andiamo in vacanza quest’anno? Se non abbiamo sotto controllo il budget a disposizione possiamo anche decidere di fare il giro del mondo e trovarci a fare l’autostop dopo pochi giorni.
Quindi prima di tutto la domanda è quanto guadagna la mia azienda? E anche qui  la risposta spesso è errata...  il fatturato della mia azienda è in costante aumento.
Perfetto, ma non è quello di cui è necessario conoscere per impostare le spese che possiamo permetterci, la domanda è specifica: quanto guadagna la tua azienda?
Il fatturato delle tua azienda è sotto controllo? Sai quali sono i prodotti con più alta marginalità? Sei sicuro che all’aumento del fatturato non corrisponda un aumento delle  perdite? ….
Marzo 17/2022
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Come spesso accade preparo i post con qualche giorno di anticipo perché è necessario recuperare il materiale, controllare le fonti e sintetizzare i concetti.
Dal momento che ho individuato l’argomento di oggi e cioè  l’atteggiamento delle multinazionali nei confronti della crisi Russia/Ucraina, al momento della pubblicazione la situazione è in continuo evoluzione e giorno dopo giorno la lista delle Società che hanno intrapreso la strada di “sanzionare” la Russia e sostenere l’Ucraina è in continuo aggiornamento.
Ad oggi possiamo dire che Visa e Mastrercard hanno sospeso le operazioni in Russia; Ferrari, Wolkswagen, Lego, Netflix, Toyota, Apple, Bp, Shell, Maersk, Volvo interrompono il business
Elenco crescente anche per aziende di moda :Prada, Moncler, Hermès, LVMH, Inditex, Kering, Richemont e Chanel.
McDonald's chiude 850 ristoranti in Russia. Via anche Starbucks, Coca Cola e Pepsi
La compagnia telefonica Iliad ha deciso di azzerare il costo delle chiamate da e per l’Ucraina, Wizz Air ha messo a disposizione 100.000 posti gratuiti sui suoi voli continentali in partenza dai paesi confinanti. Gazprom è stata esclusa dalle competizioni sportive internazionali quali ad esempio la Champions League. Apple ha sospeso le vendite online in Russia. Pornhub, sito erotico ha bloccato l’accesso ai suoi utenti russi, ai quali al posto dei video a luci rosse viene proposto un messaggio pro-Ucraina. Ikea ha deciso di sospendere tutte le attività in Russia e Bielorussia, cosa che ha un impatto su 15.000 lavoratori, Ikea Foundation ha donato 20 milioni di euro per l’assistenza umanitaria agli sfollati a causa del conflitto in Ucraina, in risposta a un appello di emergenza da parte dell’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati.
Marzo, 15/2022
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Le statistiche più aggiornate riportano che il TURISMO in Italia genera tra il 6% e 7% del pil. Se poi si considera l’indotto la percentuale sale intorno al 13%.
I dati ufficiali stimano che nei primi undici mesi del 2021 l'Italia ha registrato un calo del 34,8% delle presenze turistiche rispetto al corrispondente periodo del 2019 (-52,8% per i turisti stranieri e -16% per i turisti italiani).
Con i dati sulla pandemia in miglioramento, è in arrivo la road map per le prossime riaperture anche in vista delle vacanze di Pasqua, che potrebbero rappresentare una boccata d’ossigeno per il turismo in Italia, settore tra i più penalizzati negli ultimi due anni.
Le associazioni di settore spiegano che servono misure per non rischiare di perdere i turisti stranieri, al momento attratti da Paesi come Spagna e Grecia, che hanno già anticipato le aperture e tolto la maggior parte delle restrizioni. Come spiega al Messaggero, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca: “In Grecia per Pasqua hanno già prenotazioni da tutto esaurito, la Spagna è piena di turisti. Noi, invece, siamo frenati da regole confuse e contraddittorie. E così i visitatori stranieri non vengono”. La crisi del settore turistico non dà segni di rallentamento: anche il 2022 non si è aperto sotto i migliori auspici, con la quarta ondata che ha cancellato gennaio e febbraio, e la primavera partita a rilento. Da considerare poi il blocco degli eventi e dei viaggi di lavoro a causa dell'effetto ‘Zoom’ sulla convegnistica e le ripercussioni negative dello smart working sulla ristorazione nelle città con alta densità di uffici pubblici e privati.
Nel 2021 hanno chiuso i battenti ben 4.116 imprese della ricettività e dei servizi turistici, registrando il dato peggiore degli ultimi cinque anni. Si tratta di un'emorragia che dura dal 2020, per un totale di -4mila attività, vale a dire il doppio di quanto registrato nel biennio precedente. Ad avere la peggio nel 2021 sono stati gli alberghi, con un saldo tra aperture e chiusure negativo per -1.356 imprese. Peggiora il bilancio dei servizi turistici, passando ad un saldo di -844 imprese rispetto alle -366 del 2019.
Marzo, 10/2022
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8 MARZO – SPECIALE GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLA DONNA.
Alcuni numeri sull’occupazione femminile.
La presenza di donne negli Ordini territoriali dei Commercialisti è piuttosto variabile e tende ad essere più elevata negli Ordini del Nord. In particolare, nel Nord-est raggiunge il 36,8% con una punta del 41,5% in Emilia-Romagna. Nel Sud la quota di donne scende al 30,2% con il valore più basso in Campania (26,3%).  
Nelle aziende sanitarie e negli ospedali italiani solo 18,2 % dei direttori generali è un donna, ma il numero è in crescita e va meglio del resto della Pubblica amministrazione, dove il 14,4% delle posizioni apicali è occupato da donne.
La ripresa dei dirigenti privati è tutta guidata dalle donne, oggi il 18,3% del totale e cresciute del 49% dal 2008 al 2019, a fronte di un calo del 10% degli uomini, e dal terziario. Tra i quadri le donne sono già al 30%, 37% degli under 35. La classifica delle regioni e province più rosa vede prevalere in percentuale Molise (30%), Sicilia (25,5%), Lazio (24,1%), Basilicata e Lombardia (20%), con quest’ultima prima a livello numerico (10.171).
La consulenza finanziaria è uno di quei settori che in Italia è ancora guidato dagli uomini: le consulenti donna sono ancora in minoranza, poco meno del 20%, ma la percentuale è sempre più in crescita. Le competenze relazionali e di ascolto sono quindi sempre più fondamentali nella relazione consulente finanziario-cliente e sono caratteristiche che si ritrovano in maniera evidente soprattutto nelle donne.
Secondo alcune ricerche, ci sono almeno tre motivazioni che condizionano la scelta di un dirigente dona:
– affrontano il lavoro con serenità;
– ottime competenze tecniche;
– approccio più riflessivo e pragmatico.
Marzo, 8/2022
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In questi giorni ho finalizzato per una società la cessione del credito iva annuale ad un primario istituto bancario per ottenere un'anticipazione della disponibilità.
Ho basato le mie considerazioni, sull’ammontare del credito maturato, sulla possibilità di compensarlo verticalmente con i contributi e sul vantaggio di incassarne una parte nel periodo di un mese attraverso la cessione del credito ad una banca specializzata.
La cessione è avvenuta pro-solvendo ad un costo che necessariamente ho paragonato al costo dell’indebitamento che avrei avuto per almeno 6 mesi.
Un alternativa “facile“ per il rifinanziamento delle società.
Marzo 3/2022
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FEBBRAIO 2022
Quando l’innovazione incontra la finanza possiamo parlare di  FINTECH, e quindi abbiamo a disposizione nuovi modelli di business, processi o prodotti, ed anche  nuovi operatori di mercato.  
I servizi offerti sono, sostanzialmente, tutte quelle della finanza tradizionale, dalle transazioni e pagamenti all'intermediazione finanziaria, fino alla gestione del rischio finanziario e alle valute elettroniche (ad esempio il Bitcoin).
Lo sviluppo delle Fintech italiane ha avuto un importante slancio dal 2018 e c’è chi prevede che nel medio termine tutte le istituzioni finanziarie (quindi le Banche) dovranno adeguarsi a questi più moderni modelli di business.
La tecnologia applicata alle banche ad esempio è già causa di riduzione di filiale soppiantate da evoluti Home-banking e app che consentano di effettuare molteplici operazioni con un click.
Febbraio 24/2022
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Parliamo di  Finanza Agevolata che possiamo considerare come leva strategica per l’evoluzione e l’innovazione delle aziende.
Sono sostegni economici messi a Bando dalla Comunità Europea dallo Stato o dalle Regioni  caratterizzati da un settore specifico di intervento (es. innovazione tecnologica, macchinari ed impianti, imprenditoria femminile, occupazione, turismo  ecc.) e da un importo complessivo disponibile secondo i requisiti che l’imprenditore deve possedere.
Il beneficio di questi contributi incentivano il sostegno finanziario delle imprese rafforzando il tessuto imprenditoriale e di conseguenza aumentano il livello occupazionale.
Febbraio 22/2022
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